
La filosofia ha un certo interesse a studiare il cinema per la maniera particolare in cui presenta dei concetti, oppure come dice Nancy(1), per la modalità specifica in cui “li drammatizza”. L’utilizzo del termine “drammatizzazione” non è un’invenzione di Nancy se è vero che Deleuze in “Differenza e Ripetizione”, mostra come l’attualizzazione delle virtualità dell’idea avvengano mediante dei “processi che si configurano come drammi, che drammatizzano l’idea”(2).






