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Prima fascismu, adés no sai – FEDERICO TAVAN

poesie di Federico Tavan fotografie di Danilo De Marco
Maledeta chê volta / ch’ài tacât a scrîve

Dalla parte di Catilina

di Pierluigi Cappello Ama le biciclette e la polvere degli sterrati, la Repubblica. Magari una solida Bianchi con i freni a bacchetta. D’estate, quando si accendono interminabili veglie, si racconta sotto i bersò, davanti ad un bicchiere di rosso, pane croccante, salame ben stagionato. La Repubblica preferisce le dozzine più che le unità, le voci a una singola voce, ma, del coro, distingue una voce dall’altra. La si è vista sedere...

La primavera tarda ad arrivare

  di Gianni Biondillo Flavio Santi, La primavera tarda ad arrivare, Mondadori, 2016, 306 pagine Ora che anche un ottimo poeta come Flavio Santi s'è messo a scrivere gialli, le certezze granitiche di una certa critica paludata che ragiona a compartimenti stagni inizieranno a vacillare. Io, ovviamente, non ci trovo nulla di strano che un poeta scriva un romanzo, per lo più “di genere”. Se esiste una peculiarità del “giallo” italiano...

Giorgio Ferigo (poeti friulani # 6)

fotografie di Danilo De Marco               Il timp Timp dai baraçs i mi soi scuviert fuea ai tiei ramaç tu mi sês Norte Timp dai sclopons paràulas sofladas tal segrêt dai cjantons tu mi sês Norte Timp dal muiart il Dean i ai passât par cjatâti, gno mâl fuart tu mi sês Norte Timp das radîs amȏr malnudrit, fadia di essi vifs tu mi sês Norte Timpo da giuligna paràulas fruiadas, bussadas glaçadas tu mi eras Nort E alora i lu vent par un franc il gno...

Leo Zanier (poeti friulani # 5)

fotografie di Danilo De Marco               Da ogni famea  via un zovin da quasi ogni famea via in Russia a imparâ a copâ   via a pît ta glaca o tal paltàn   plui no scrivin si vai in ogni cjasa   pôs a tòrnin 'l é dûr sierâ a vincj agns   chei ch'a tòrnin devéntin partigjans   Da ogni famiglia via un giovane / da quasi ogni famiglia // via in Russia / a imparare a uccidere // via a piedi / nel gelo o nella palta...

Tito Maniacco: “Il guardiano del faro” (poeti friulani # 4.3)

  II Oh quanto a me somigli nella tua solida inutilità faro dismesso dalla mutevole catena del moderno quando radar satelliti locali satelliti orbitali segreti satelliti del cupo poliremo militare hanno ri-messo nel bric à brac del magazzino dell'antiquario de La peau de chagrin questo relitto d'epoca pre fordista per le perdute navi di un perduto impero costruito infilando cemento e pietre fra il ruggito nero della bora e il belante groviglio dei giorni immoti chiatte a vapore e marinai di gomena insieme a marinai...

Tito Maniacco (poeti friulani # 4.2)

  La torre dei Celti  I Coloro che hanno certi pensieri in un certo composto modo siedono come se le ossa fossero intenzioni o segrete speranze così osservi colui che seduto qui con la penna scrive a questo tavolo e a lui ti rivolgi con amicizia e gli porgi attento lo sguardo   E allora lasciando cadere la penna sul foglio bianco quadrato Ti sussurra piano perché il vento che agita gli oscuri fiori è caduto: così come dicono...

Tito Maniacco (poeti friulani # 4.1)

fotografie di Danilo De Marco   In principio era la parola I Credo che la parola sia perduta, tanta fatica costa pronunciarla.   Credo che noi siamo perduti senza la sua stella.   Allora ognuno, vinto dal panico, getterà le armi e s’arrenderà al dolce clemente nemico.     II   Vi è nelle cose un senso più profondo che sfugge, come nelle conchiglie il mare. Arrendersi, ora, è morire della morte che questo secolo ci può dare, come il diritto al benessere, alla macchina, agli strumenti del demonio, i feticci alienanti...

Novella Cantarutti (poeti friulani # 3)

fotografie di Danilo De Marco               Gent da la Grava (Spilumberc) Li’ gravi’ a’ bévin il sarègn da l’aga tal Tilimìnt, e ta li’ pièri strachi’ dal cjscjel al duàr un altri timp. Gent da la Grava ingenoglada in Domo, là che i arcs a’ son ali’ di ànzai granc’ e i sans flurîs in coru intôr l’altâr a’ vèglin tuna lûs verda di aga.   Gente della Grava (Spilimbergo). Le ghiaie bevono / il sereno dell’acqua / nel Tagliamento,/ e nelle pietre stanche / del castello...

Ida Vallerugo (poeti friulani # 2.2)

testi di Ida Vallerugo e fotografie di Danilo De Marco               Côru mut  Si tu vedés indurmindìda rôsa ce mout che al mont a si davierç la rôsa   Si tu vedés ce mout c'a s'impîinin a una a una li bieli nêstri citâs.   Oh si tu sintés ce câlmu mâr che four tal scûr a s'ingruma ce ondi lisêri c'a sflorin li paréis   e a prèmin, discreti mans.   Oh si tu la sintés il côru mut dai muars cencja vous dal...

Ida Vallerugo (poeti friulani # 2.1)

testi di Ida Vallerugo, fotografie di Danilo De Marco             Alba sull'Acropoli  Ma mi assale il tempo. Non qui, non ora in quest'alba calma fra queste colonne. Non qui, non ora, in questo silenzio vivo, fra le voci in cui sono nata. Abbiamo un appuntamento, tempo, ma non qui, non ora, in questa perfezione che lenta scompare.   E tu ti torci nella pietra lassù, cavallo, occhio grande, spaventato. Calmati, sei perfetto così. Vuoi tornare alla sua mano, tu. Non è qui...

La perduta gioventù: vent’anni fa a Casarsa

di Danilo De Marco Quando all'inizio degli anni '90 del secolo passato  iniziai le mie discese in treno da Udine a Casarsa il più delle volte  alla stazione mi attendeva Giuseppe Mariuz.  Stavamo allora sulle tracce dei personaggi pasoliniani - mi si permetta di chiamarli così anche se  filologicamente non mi sembra  del tutto corretto - e mi frullava in testa un'idea persistente, tanto da irradiare onde su tutto quello...

La casa di Peter Handke

di Danilo De Marco Si entra nell’ampio giardino: una macchia verde da una parte, uno sterrato coperto di ghiaia dall’altra. Nel bel mezzo spunta la casa. Alti cespugli e alberi ne delimitano i margini quasi a protezione da un esterno non sempre gradito. Pochi passi e qualche scalino. Una piccolissima veranda zeppa di scarpe camminate senza lacci. Dopo qualche passo un grande spazio luminoso che  è il cuore della sua...

Peter Handke viandante carinziano in Friuli

di Erri De Luca e Hans Kitzmüller Peter Handke è un bambino che ha saputo tutto del mondo e se ne va tra gli adulti raccontando loro qualche dettaglio. I bambini sono spietati nel sapere tutto, ma lui ha una speciale tenerezza per gli adulti e li preserva dallo sgomento. Glielo accenna, ma lo tempera con un po' di presa in giro. Cosa conoscono i bambini di così intero? Che...
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