di Daniela Sessa In “Marabbecca”, ultimo romanzo di Viola Di Grado, persino la copertina sa di naufragio. E la donna di spalle con la testa spettinata dentro una gabbia è un relitto ammassato dall’onda.
La descrizione del progetto L'Anno del Fuoco Segreto, si può leggere QUI.
di Viola Di Grado
Una sera, in una zona fredda della Terra, mi sono innamorata di una persona. Perdonate l’imprecisione. L’imprecisione è una forma narrativa e una forma d’amore. Non ricordo davvero di che sesso fosse. Non ricordarlo è il mio tentativo maldestro di avvicinarmi alla sua essenza.
La mia memoria è complice di quella sua natura indefinibile che tanto...
di Anne Sexton
traduzione di Viola Di Grado
ELIZABETH, SPARITA*
1.
Stai nel tuo nido di morte vera,
oltre lo stampo delle mie dita nervose
che ti sfioravano la testa smaniosa;
la vecchia pelle corrugata, il fiato dei polmoni
bambina cresciuta rimpicciolita che guardava in alto
alla mia faccia dondolante sul letto umano.
E da qualche parte hai pianto, lasciami andare lasciami andare.
Stai nella cassa della tua ultima morte,
ma non eri tu, non eri tu alla fine.
Le hanno imbottito...
di Marilena Renda
Muslyumovo, negli Urali del sud, è uno dei posti più radioattivi al mondo. Per anni, le scorie nucleari prodotte dal vicino impianto di Mayak sono state gettate nel vicino fiume Techla, da sempre utilizzato dalla popolazione per bere, lavarsi, irrigare i campi, pescare, fare il bagno d’estate. Nel 1957 un incidente a Mayak ha contaminato un’area all’incirca di 20.000 chilometri quadrati; una tragedia nucleare seconda solo a...
di Viola Di Grado
Tra le morti di Ursula Le Guin e Dolores O’Riordan, giustamente celebrate in una marea di articoli, in Italia abbiamo dimenticato la morte di Jack Ketchum. Scrittore controverso, definito da Stephen King “l’uomo più spaventoso d’America”, le sue storie estreme e sinistramente vicine alle storture dell’attualità hanno ispirato un gran numero di film, tra cui The Girl Next Door, la storia vera di Sylvia Lykens, la...
di Louise Glück
traduzione di Viola Di Grado
SOLITUDE
It’s very dark today; through the rain,
the mountain isn’t visible. The only sound
is rain, driving life underground.
And with the rain, cold comes.
There will be no moon tonight, no stars.
The wind rose at night;
all morning it lashed against the wheat—
at noon it ended. But the storm went on,
soaking the dry fields, then flooding them—
The earth has vanished.
There’s nothing to see, only the rain
gleaming against...
di Viola Di Grado
Come ci canterò fuori
da questo mondo di dolore?
(...)
C’è uno sciame di suono
la nostra clessidra
e possiamo sentirla
e possiamo venirne colpiti
ci libererà dal dolore
ci renderà perfetti
questo posto di soluzioni
questo posto di soluzioni
questa sede di soluzioni.
(Family)
Sulla cover di Vulnicura Björk è un soffione, un sinistro fiore dei desideri in lattice nero con un’infruttescenza che sta per cedere e una ferita al centro del petto. La ferita al petto sembra...
di Silvia Contarini
Sto finendo di leggere l’ultimo romanzo di Ornela Vorpsi, Fuorimondo. Mi sconcerta un po’. Non che non mi piaccia, anzi. È che mi aspettavo altro: quando si sono letti diversi libri di un autore, ci si aspetta – scioccamente, certo – di ritrovare le stesse sostanze, quelle che ai nostri occhi fanno il suo mondo. Ma appunto qui siamo “fuorimondo”: non nell’Albania comunista (Il paese dove non...
di Francesca Matteoni
Camelia vive a Leeds, in una strada anonima, dove l’inverno non sa finire, anche se i giorni sul calendario si succedono, il sole smuove il ghiaccio. Ha il nome di un fiore appariscente, originario dell’Asia, bianco, rosa, rosso acceso. Ma per lei i fiori non hanno diritto di voce: li recide, ne fa scempio, li calpesta con gli anfibi. Stessa cosa con i vestiti – getta quelli...
di Viola Di Grado
“Regina degli Elfi e dei Trolls”, “La voce dei geyser”, “L’urlo dei vulcani”. Björk, cantante islandese, è stata spesso trasformata dai media in inquietanti ibridi folkloristici dal sapore esotico o epico-naturalistico.
Su Mtv, addirittura, circolava uno spot in cui un neonato smarrito nella foresta veniva portato via e allevato da strane creature dei boschi, mentre una scritta rivelatrice identificava il neonato in Björk. Ebbene, senza arrivare a...
Su Dolls di Kitano Takeshi
di Viola Di Grado
“Il viola pallido ricorda la sua bellezza acerba (…) che in questo vento di caducità sarà sparsa, e che adesso tocca questo mondo ed insieme il prossimo”
Chikamatsu Monzaemon, Shinjû ten no amijima (“Doppio suicidio d’amore ad Amijima”, 1720)
Dolls non è soltanto un film di Kitano. È soprattutto un manifesto dell’estetica tradizionale giapponese. Tre storie di esistenze all’improvviso fratturate:...