helena janeczekHelena Janeczek è nata na Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da trentacinque anni. Dopo aver esordito con un libro di poesie edito da Suhrkamp, ha scelto l’italiano come lingua letteraria per opere di narrativa che spesso indagano il rapporto con la memoria storica del secolo passato. È autrice di Lezioni di tenebra (Mondadori, 1997, Guanda, 2011), Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), che hanno vinto numerosi premi come il Premio Bagutta Opera Prima e il Premio Napoli. Co-organizza il festival letterario “SI-Scrittrici Insieme” a Somma Lombardo (VA). Il suo ultimo romanzo, La ragazza con la Leica (2017, Guanda) è stato finalista al Premio Campiello e ha vinto il Premio Bagutta e il Premio Strega 2018. Sin dalla nascita del blog, fa parte di Nazione Indiana.
Da tormentato a tormentone onnipresente.
La creazione non sarà mai una voce seppellita. Ogni prigione è piena di pensiero, di speranza, di imaginazione. Chi scrive, inventa, canta, rende miracoloso ogni momento della vita. Non dimenticare l’artista che lotta, soffre, sogna la libertà.
Bell’iniziativa!
Sono di passaggio, in fretta come sempre. Ma volevo lasciare un messaggio.
a mi me faa s’ciupà de ridd.
i pens’a come rideno essi a fa’ sordi cu sta strunzata.
Un nome per l’Europa: Roberto Saviano. Un solo nome, ma la vergogna è li;
Uno scrittore privato della sua libertà, perché ha scritto un libro è una vergogna.
Helena,
ho trovato molto interessante ciò che ha scritto nel suo blog adesso oscurato dal regime.
@Gianni,
noi invece ridiamo con questo una leggera forse leggiadra differenza, non credi?
Saluti,
Salvatore D’Agostino
Ma Salvatore, quello di Bolle è un video “serio”, che finge d’essere sbarazzino. Questi due, invece, sono puro trash. E’ quello che mi appassiona.
Mi è molto piaciuto…l’ho visto nel fb di Roberto, trovo che è un modo molto carino di protestare.
Comunque se consideriamo la Russia come parte dell’Europa, ci sono pure le Pussy Riot :-)