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Nel corpo della scrittura < = > Biagio Cepollaro

di Antonio Sparzani

Biagio Cepollaro – Lingua-1. Dipinto su mdf, cm 40 x 150. Tecnica mista, 2010
Biagio Cepollaro – Lingua-1. Dipinto su mdf, cm 40 x 150. Tecnica mista, 2010

Biagio Cepollaro è assai presente su Nazione Indiana e quindi non ha bisogno di presentazioni, qui e qui, ad esempio, ho pubblicato due interessanti conversazioni con lui.
Ora il sito di Floema pubblica finalmente “Nel corpo della scrittura; poesie 1984-2013″ “con il piacevole pensiero di mettere a disposizione la prima antologia completa” di Biagio Cepollaro. Il lavoro poetico di Biagio è presentato dal poeta e critico letterario Davide Castiglione, mentre le opere grafiche a corredo sia dell’articolo che dell’ebook sono dello stesso Cepollaro.
Vi copio qui le prime righe della presentazione:

Biagio Cepollaro rientra nel macroinsieme di quei poeti che possono essere definiti della “corporeità”, nello specifico alla voce corpo-segno-senso. Vale a dire, il corpo quasi sempre pressante nelle poesie di Cepollaro (in alcune raccolte come “Scribeide” o “Luna Persciente” spostato analogicamente su livelli fonetici squillanti e materici; o in “Fabrica” e “Versi nuovi” magari più suggerito o adombrato), non è un corpo di superficie, una testimonianza meramente fattuale dell’esperienza, ma piuttosto uno strumento di dolente captazione che tende a spostare la riflessione sul segno rappresentato dal corpo stesso e sul senso che ne deriva.

E infine, da “Le Qualità”, La Camera Verde 2012:

il corpo scrive il suo poema e lo fa a giornate
questa è la sua scansione accordata al pianeta
e alle stelle che gli coprono il sonno
ogni mattina prova a riprendere dove
di sera aveva lasciato talvolta aspetta
che asciughi talvolta mescola e sovrappone

Il sito di Biagio è questo.

4 Commenti

  1. Mi unisco alle felicitazioni, Cepollaro dimostra grande acume nel rendere liberamente scaricabili tutti i suoi versi. Troveranno più e diverso pubblico di quanto ne avrebbe raggiunto uscendo in edizione tradizionale cartacea.

  2. La ricerca artistica di Cepollaro ricostruisce dei significati attraverso la materia che è la principale responsabile della perdita di significato nel mondo contemporaneo.

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Antonio Sparzani, vicentino di nascita, nato durante la guerra, dopo un ottimo liceo classico, una laurea in fisica a Pavia e successivo diploma di perfezionamento in fisica teorica, ha insegnato fisica per decenni all’Università di Milano. Negli ultimi anni il suo corso si chiamava Fondamenti della fisica e gli piaceva molto propinarlo agli studenti. Convintosi definitivamente che i saperi dell’uomo non vadano divisi, cerca da anni di riunire alcuni dei numerosi pezzetti nei quali tali saperi sono stati negli ultimi secoli orribilmente divisi. Soprattutto fisica e letteratura. Con questo fine in testa ha scritto Relatività, quante storie – un percorso scientifico-letterario tra relativo e assoluto (Bollati Boringhieri 2003) e ha poi curato, raggiunta l’età della pensione, con Giuliano Boccali, il volume Le virtù dell’inerzia (Bollati Boringhieri 2006). Ha curato due volumi del fisico Wolfgang Pauli, sempre per Bollati Boringhieri e ha poi tradotto e curato un saggio di Paul K. Feyerabend, Contro l’autonomia (Mimesis 2012). Ha quindi curato il voluminoso carteggio tra Wolfgang Pauli e Carl Gustav Jung (Moretti & Vitali 2016). È anche redattore del blog La poesia e lo spirito. Scrive poesie e raccontini quando non ne può fare a meno.
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