The Guest in the Wood

Elisa Biagini

 traduzione dall’italiano di Diana Thow, Sarah Stickney e Eugene Ostashevsky

Best Translated Book Award 2014*

There’s another
child, one that won’t
grow,

who sits
darkly, eyes
two marbles—
a maquette—, who
drones his
story
up through my
lungs,

who
leans his
head on my
heart
and leaves
a hollow.

 

 

C’è quell’altro
bambino, che non
cresce,

che siede
scuro, gli occhi
due biglie — tutto
abbozzato — , che
ronza una sua
storia su per i miei
polmoni,

che
poggia la sua
testa contro il
cuore e mi fa
buca.

 

 

 

 

Now you want me to touch the fractures,
a braille alphabet,
you want me to touch them
after the letters, the recipes and the stitches.
Give me your glasses
so I can separate the white from the bone
and go straight to the iron,
to your thought.

 

 

Adesso vuoi che tocchi le fratture,
un alfabeto braille,
vuoi che le tocchi
dopo le lettere, le ricette e i punti.
Dammi i tuoi occhiali
perché separi il bianco da quell’osso
e vada dritta al ferro,
al tuo pensiero.

 

 

 

 

The bones will come back in a box
maybe the one you use for yarn
or cookies
or in a shoebox
size 6,
for the short bones and vertebrae:
they’ll end up under the bed with the trunks,
or I’ll make earrings out of them
for everyday use
to keep you close to my teeth.

 

 

Le ossa torneranno in una scatola
forse quella che usi per i fili
o i biscotti,
oppure in una scatola da scarpe
numero 37,
per le ossa corte e le vertebre:
finiranno sotto il letto con i tronchi,
o ci farò orecchini
da usare tutti i giorni
e averti accanto ai denti.

 

 

 

 

You wrote me through your food:
I was every voice in the receipt
followed by your finger like the Psalms,

I was material still

(and still today
each time
I see myself in pieces in the supermarket).

 

 

Mi hai scritta col tuo cibo:
ero ogni voce dentro lo scontrino
controllato col dito come i Salmi,

ero materia ancora,

(e ancora oggi
ogni volta,
mi vedo a pezzi, nel supermercato).

 

 

 

 

breathing in
your wrist, I fill
me with teeth (to
eat me, to
know me),
i red my
still grey
brainblood

(the body,
last place
i can hide).

 

 

respirandoti il
polso, mi riempio
di denti (per
mangiarmi, per
sapermi),
mi arrosso il
sangue ancora
grigio di
cervello

(il corpo,
l’ultimo posto
dove nascondermi).

 

 

 

 

da Elisa Biagini, The Guest in the Wood. A selection of poem 2004-2007. Translated by Diana Thow, Sarah Stickney and Eugene Ostashevsky (Chelsea Edition, 2013).

*Il BTBA è un premio statunitense conferito al miglior libro in traduzione edito nell’anno appena trascorso

 

Print Friendly, PDF & Email

1 commento

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Pièces & Regards

I Piéces di Francis Ponge tradotti da Giovanni Cianchini in conversazione con i Regards di Cianchini stesso, per "sollecitare un altro tipo di attenzione". Dunque, "rifocillatevi delle fragole che ho scoperto per voi".

L’economico e il politico. Da: Riot Sciopero Riot (Meltemi, 2023)

di Joshua Clover
La confusione tra riot e violenza è stato uno strumento essenziale per il riduzionismo politico operato nei confronti del riot e per la sua espulsione dai territori della politica propriamente detta, che, implicitamente, si fonderebbe sulla presenza o meno di un modello di autocoscienza. È proprio questo che Thompson ha inteso criticare ferocemente, parlando di una “concezione spasmodica” della storia popolare

E la morte non avrà alcun dominio

di Radoslav Petković
La civiltà occidentale di oggi sopprime il pensiero della morte; il corona ha costretto molti a iniziare a pensarci più seriamente. Ma come sapevano bene le persone del passato, compresa la sconcertata Pampinea, essere vicini alla morte non necessariamente ci rende migliori.

Gea’s Dinner

di Mariagiorgia Ulbar
Gea’s Dinner è un libro di poesie composto da una sola poesia che occupa lo spazio di 21 oggetti di uso comune in ceramica - quelli che potrebbero convergere nello spazio di una tavola per una cena, e nelle mani di 21 persone. Li ho modellati nel corso dei 21 giorni che ho trascorso nel “garage dei topi”. Gea’s Dinner è un esperimento.

La voglia fortissima di non essere chi rimane – poesia e fotografia in Mia Lecomte

Di Massimiliano Damaggio
Poesia, fotografia, sguardo. Il momento in cui la luce penetra l'occhio e crea, ricrea, ricostruisce, mette a dimora un seme destinato a sbocciare quando sul bianco della pagina si apre e richiude l'obiettivo, e la forma si congela in un'immagine immobile, fotografica, e in una evanescente, scritta.

Palermo (la città interna)

di Noemi De Lisi
Secondo la Legge N°8884, ora è possibile resuscitare le persone. Dobbiamo solo decidere se resuscitare un morto o un vivo. È tutta una questione di fisica e materia umana. La Legge ordina di cercare un luogo al chiuso specifico per la trasmutazione dei piani reali. È necessario trovare la città interna.
renata morresi
Renata Morresi scrive poesia e saggistica, e traduce. In poesia ha pubblicato le raccolte Terzo paesaggio (Aragno, 2019), Bagnanti (Perrone 2013), La signora W. (Camera verde 2013), Cuore comune (peQuod 2010); altri testi sono apparsi su antologie e riviste, anche in traduzione inglese, francese e spagnola. Nel 2014 ha vinto il premio Marazza per la prima traduzione italiana di Rachel Blau DuPlessis (Dieci bozze, Vydia 2012) e nel 2015 il premio del Ministero dei Beni Culturali per la traduzione di poeti americani moderni e post-moderni. Cura la collana di poesia “Lacustrine” per Arcipelago Itaca Edizioni. E' ricercatrice di letteratura anglo-americana all'università di Padova.
Print Friendly, PDF & Email
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: