Articolo precedente
Articolo successivo

‘Tis Pity She’s a Whore. A Napoli una giornata di studi su John Ford

EBLAST A FORD 20XVI

’Tis Pity She’s a Whore

Il teatro di John Ford e

la fortuna di una tragedia crudele

 

Napoli

Sala del Capitolo

Complesso Monumentale di San Domenico

15.XII.20XVI

vico San Domenico Maggiore, 18

ore 9.00 – 19.00

 

Comune di Napoli / Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”

 

Pubblicata per la prima volta a Londra nel 1633, ’Tis Pity She’s a Whore (Peccato che fosse puttana) di John Ford è opera eccessiva e sanguinosa, per molti aspetti emblematica di un’epoca, il primo Seicento inglese, instabile e attraversata da forze destinate a lacerare il tessuto socio-politico della nazione, fino all’atto estremo, la decapitazione del Re.

A lungo dimenticata, con le sue storie addensate intorno a un nucleo perturbante e scandaloso, l’amore incestuoso tra fratello e sorella, ’Tis Pity è tornata ad avere voce in epoca contemporanea, attirando l’attenzione di importanti drammaturghi e registi: da Maeterlinck, con la sua lettura simbolista, al teatro della crudeltà di Artaud, alle messe in scena di Visconti e Ronconi, fino allo In-Yer-Face Theatre di Sarah Kane.

La giornata di studi dedicata a Ford intende proporre un’analisi della sua drammaturgia e del suo capolavoro colti in primo luogo all’interno del contesto culturale e sociale che li vide fiorire, per cercare poi i segni e le ragioni di quella rinnovata fortuna che − a partire dalla fine dell’Ottocento − ha attraversato l’intera Europa, mescolando ancora una volta il linguaggio dell’eros e quello dell’ansia, l’elogio della bellezza e quello della follia.

Comitato scientifico: Roberto D’Avascio, Bianca Del Villano, Angela Di Benedetto, Paolo Pepe, Savina Stevanato

 

ore 9.00Apertura dei lavori

 

Luigi de Magistris

Sindaco di Napoli

 

Augusto Guarino

Direttore del Dipartimento di Studi

Letterari, Linguistici e Comparati

dell’Università di Napoli “L’Orientale”

 

Prima sessione

 

ore 09.30 − Presiede e introduce

Simonetta de Filippis

Università di Napoli “L’Orientale”

 

Relazioni:

Bianca Del Villano

Università di Napoli “L’Orientale”

“The truth I speak”.

Eclissi del referente e

(dis)ordine della parola nel teatro di Ford

 

Paolo Pepe

Università degli Studi eCampus

All’ombra di Don Juan.

Desiderio e vendetta in ’Tis Pity She’s a Whore

 

Tommaso Continisio

Università di Roma “Tor Vergata”

Da Middleton a Ford:

l’eroina tragica del periodo carolino

 

Valentina Rossi

Università di Roma “Tor Vergata”

Echi shakespeariani nella caratterizzazione di

Giovanni e Annabella di ’Tis Pity She’s a Whore

 

Savina Stevanato

Università degli Studi eCampus

Angela Carter e John Ford:

il Peccato dell’identico

 

Monologhi a due voci:

Fabrizio Nevola e Viola Graziosi incontrano Ford

 

Seconda sessione

 

ore 15.00 – Presiede e introduce

Maria Grazia Porcelli

Università di Bari “Aldo Moro”

 

Relazioni:

 

Angela Di Benedetto

Università di Foggia

Annabella di Maeterlinck.

Ford nello specchio del simbolismo francese

 

Roberto D’Avascio

Università di Salerno

Ford / Artaud:

banchetto di corpo barocco in uno spazio vuoto

 

Mirko Brizi

Università degli Studi eCampus

Sulla ricezione in Spagna di

’Tis Pity She’s a Whore di John Ford

 

Marco Giola / Roberta Ziosi

Università degli Studi eCampus

John Ford e Luchino Visconti:

appunti per una (ri)lettura novecentesca

 

Fausto Malcovati

Università degli Studi di Milano

Maschile / femminile. Quale Puttana per Ronconi?

 

Proiezione:

Parole di voce parole d’inchiostro

Ford nel laboratorio di Ronconi

 

 

Print Friendly, PDF & Email

1 commento

  1. Bello vedere Napoli cuore della cultura. Sempre. Mi fa piacere. Che tristezza essere lontana di Napoli. Sogno un incontro di poesia tra Marseille et Napoli.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

La televisione e la metamorfosi del palinsesto

di Pasquale Palmieri
Non guardiamo più la televisione come una volta. Ce lo ripetiamo spesso, contribuendo a costruire un solido luogo comune, ma fatichiamo talvolta a comprendere le ragioni di quello che sta accadendo davvero al “piccolo schermo”.

“Memoria dimenticata”: a 50 anni dalla strage nel carcere di Alessandria

di Daniele Ruini
Tali contestazioni s’inseriscono in un più ampio contesto storico nel quale rientrava anche la politicizzazione dei detenuti: un processo maturato in seguito alle proteste studentesche del ’68 e innestato dall’incontro tra gli studenti e il mondo del carcere

Mots-clés__Casa

di Paola Ivaldi
E la casa è galera a vita, pensa dunque che vita! Condiziona il pensare. Offre all’angelo della morte indirizzi sicuri. Attira il crimine, la rissa, il lutto. Gente impazzisce per brama di bagni e cucine. La coppia giovane ci fa naufragio.

I figli sono finiti. Intervista a Walter Siti

a cura di Andrea Carloni
"La fecondazione tecnologica abolirà qualunque forma di razzismo sistemico; nessun diritto di sangue, nessun orgoglio di madre per il maschietto home made, al Gurdon Institute di Cambridge sono già molto avanti con gli ovuli e gli spermatozoi ottenuti da cellule staminali, solo nei Paesi sottosviluppati si faranno ancora bambini col vecchio sistema"

La pietra di scandalo della modernità. Octavio Paz e la poesia

di Neil Novello
"Leggere è una pratica nemica della dispersione; leggere è un esercizio mentale e morale di concentrazione che ci porta in mondi sconosciuti che a poco a poco si rivelano la nostra patria più antica e più vera: è da lì che veniamo. Leggere è scoprire strade insospettate verso noi stessi: è riconoscersi."

Le censure e le tracce. Su “Critica dell’inespresso” di Marco Gatto

di Nicola De Rosa
La produzione di molti autori osservati da Gatto è animata da un’urgenza cruciale per chi agiva in una fase, anch’essa, di grande conflittualità ideologica: approfondire, a partire dalla polarizzazione marxiana fra struttura e sovrastruttura...
ornella tajani
ornella tajani
Ornella Tajani insegna Lingua e traduzione francese all'Università per Stranieri di Siena. Si occupa prevalentemente di studi di traduzione e di letteratura francese del XX secolo. È autrice dei libri Tradurre il pastiche (Mucchi, 2018) e Après Berman. Des études de cas pour une critique des traductions littéraires (ETS, 2021). Ha tradotto, fra vari autori, le Opere di Rimbaud per Marsilio (2019), e curato i volumi: Il battello ebbro (Mucchi, 2019); L'aquila a due teste di Jean Cocteau (Marchese 2011 - premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012); Tiresia di Marcel Jouhandeau (Marchese 2013). Oltre alle pubblicazioni abituali, per Nazione Indiana cura la rubrica Mots-clés, aperta ai contributi di lettori e lettrici.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: