di Daniele Ruini Chissà se gli appassionati di calcio si sono mai chiesti che ci fa una maestosa torre sulla sommità dei distinti dello stadio Dall’Ara di Bologna... E qualcuno avrà mai notato che il Franchi di Firenze, se visto dall’alto, rivela una struttura a forma di D?
di Ornella Tajani Nel 1954 è stato rinvenuto il manuale di grammatica usato da Rimbaud a scuola. Dentro c'erano il suo nome, delle frasi-monito che gli diceva il padre e un paio di esercizi svolti
di Charles-Louis Philippe Boyaud, il macellaio, non solo era alto, ma era anche grosso. Occupava un sacco di posto in città. Lo si notava da lontano, non solo per il suo volume, ma anche per il suo colore. Era rosso. I suoi capelli erano rossi, come quelli di tutti i rossi, ma di simile alle guance c’era soltanto il fuoco. Quando passava vicino a un fienile, gli gridavano: "Non avvicinarti. C’è della paglia".
di Valeria Nicoletti "Uno straordinario cielo bianco sull'intero paese. Aerei silenziosi a diecimila metri d'altezza. Treni stanchi lungo le pianure. Vivi e morti che coesistevano, avvinghiati gli uni agli altri, disputandosi lo spazio"
"Un volume di versi altro non è che una successione di esercizi di magia": per Adelphi è uscito "Storia della notte" di J.L. Borges, a cura di Francesco Fava, con testo a fronte; ne pubblico alcuni testi. (ot)
di Daniele Ruini Quando faccio cadere con un tintinnio/quattro cubetti di ghiaccio in un bicchiere,/e aggiungo tre parti di gin, una fetta di limone,/e ci vuoto un quarto di tonica/in spumeggianti fiotti finché ricopre/ogni cosa sino all’orlo,/levo il tutto in un privato brindisi:/Egli dedicò tutta la sua vita agli altri.
È appena uscito per Castelvecchi "Musica da camera", raccolta di poesie giovanili di James Joyce, a cura di Andrea Carloni, in edizione con testo a fronte e postfazione di Enrico Terrinoni