CROWDFUNDING non troppo educato [litote lenitiva]

Carissimi,
Ex-Indiani
Autori postati dai Redattori di Nazione Indiana
Lettori di Nazione Indiana
Commentatori di Nazione Indiana
sono anni e anni e anni che venite qui a leggerci gràtis, avete letto, gratuitamente, al momento attuale, 10.485 articoli di redattori e ospiti, avete fatto 148.134 commenti. Ci avete spedito centinaia di racconti, saggi, recensioni, poesie, traduzioni, chiedendoci di pubblicarli di pura grazia. Li abbiamo letti, editati, formattati e postati con cura, sempre senza pagamento, e anche, talvolta, rifiutati con gentilezza. Dalla pubblicazione sulla rivista avete tratto di certo qualche benificio, riscontri dei commentatori, critiche, a volte aspre, a volte costruttive, lodi, contatti utili e una visibilità indiscussa.
Ex Redattori di Nazione Indiana [in numero di 38], qualcuno qui, Gianni Biondillo, suole dire “Un Indiano è per sempre, come i diamanti…” e infatti qui sul sito è rimasto l’archivio dei vostri post, delle vostre moltissime parole, un grande patrimonio ben custodito dall’attuale Redazione, disponibile a chiunque, che ci teniamo moltissimo a tenere vivo e curato, perché non si perda, non cada nell’oblio della rete. Presto troveremo anche un modo migliore di valorizzarlo e di renderlo più fruibile.
Lettori di Nazione Indiana, che passate di qui in più di 1500 ogni giorno, intanto ringraziamo chi ha già partecipato al crowdfunding, ma se alcuni altri di voi, una parte di voi, non tutti, basterebbe una metà, anche un terzo di 1500, con almeno 3 grami, miseri, semplici euro contribuissero a sostenere la nostra attività e la nostra indipendenza, potremmo davvero ritenerci soddisfatti e realizzare i nostri progetti con più tranquillità e risorse.
In cambio della donazione, abbiamo lavorato per due mesi per costruire, anche materialmente, un ebook, un’eclettica antologia indiana, da donare in cambio. Si può continuare l’ultra decennale scambio lettori/redattori anche in questo modo un po’ più concreto.

SOSTENETE LA NOSTRA INDIPENDENZA!
SOSTENETE LA NOSTRA ATTVITA’!
SOSTENETE I NOSTRI PROGETTI!


IMPORTI CONSIGLIATI:

  • €3 (è il pensiero che conta)
  • €5 (Lettore)
  • €10 (Sostenitore)
  • €20 (Bravi! Bis!)
  • €50 (Super sostenitore)
  • €100 (Mecenate)


[ Una volta fatta la donazione, confermata via mail, si verrà indirizzati al download dei file di 25 passi in file indiani ]

Oltre alle spese ordinarie per la gestione del sito, del server, abbiamo in programma un altro restyling per renderlo più navigabile più moderno: una Nazione Indiana 3.0 che si adegui ai cambiamenti del web e all’aumento dei device in uso. Cerchiamo di organizzare ogni anno ⇨ un evento festa convegno, in una cornice sempre diversa, con invitati da tutta Italia e dall’estero, ospitandoli degnamente e con un minimo di rimborso delle spese di viaggio, se è possibile con un buffet per gli intervenuti, un manifesto, musicisti, artisti, proponendo temi letterari, storici, di attualità. Per uscire, almeno una volta all’anno, dalla rete virtuale e impigliarci nella rete della realtà, conoscerci, a volte anche fra noi stessi redattori sparsi e lontani per l’Italia e per il mondo, guardarci in faccia, sentire le voci dal vivo, suscitare dibattiti reali.
Per tutte queste esigenze e attività noi Redattori di Nazione Indiana ci auto tassiamo ogni anno da anni, ma è sempre più difficile, i costi aumentano, le difficoltà economiche personali anche, e non ci parebbe uno sforzo sovrumano aiutarci, anche appunto con i soli 3 euro de è il pensiero che conta, a continuare questa storia lunga ormai quasi 14 anni.

Vi aspettiamo numerosi sul nostro conto PayPal, ma anche e soprattutto ⇨ alla nostra festa-convegno, quest’anno il 28-29 ottobre alla ⇨ Mediateca Montanari di FANO [Pesaro Urbino]!

Print Friendly, PDF & Email

5 Commenti

  1. Stimati,
    con molto piacere vi manderei 10 Euro, perché vi leggo costantemente, però non ho un conto PayPal e non ho intenzione di aprirne uno.
    Magari un bonifico?
    Fatemi sapere
    A presto
    – Andrea

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

“Vittime senza giustizia, almeno la memoria” di Anna Paola Moretti

di Orsola Puecher
Anna Paola Moretti, storica della memoria e della deportazione femminile, in questa nuova indagine ricostruisce con la consueta accuratezza, fra documenti, archivi e ricerca di testimonianze sul campo, la vicenda di due giovani donne martiri del nazifascismo nel pesarese...

Colfiorito

di Nadia Agustoni

Colfiorito
(qualcosa di bianco)
Sera a Colfiorito
nel garrire di rondini
in un’amnesia di cielo
e penombra
sull’ascia dei temporali
portammo radici di voci
e alveari.

V. Ė. Mejerchol’d UN BALLO IN MASCHERA

di Anna Tellini
«A noi, compagni, sia a me, che a Šostakovič, che a S. Ejzenštejn, è data la pie­na possibilità di continuare il nostro lavoro e solo nel lavoro correggere i nostri errori. (Applausi). Compagni, dite: dove, in quale altro paese dell’or­be terraqueo è possibile un simile fenomeno?» Queste parole precedono solo di poche ore la firma dell’ordine di arresto di Mejerchol’d.

Manuela Ormea IL BARONE RAMPANTE

di Manuela Ormea
Razionalità ed invenzione fantastica costituiscono il nucleo del romanzo. In quest’opera è richiesta la capacità di guardare la realtà contemporanea ponendosi ad una giusta distanza.

Ricominciamo dalle rose

di Nadia Agustoni
mastica duro il cane della ricchezza
le ossa bianche del paese
le nostre ossa
spolpate

in memoria – per Cristina Annino per dopo

di Nadia Agustoni
è un minuto l’universo sulla città dei vivi
ma cresce a ogni uomo la terra
l’osso si fa parola
non si abbassa la grandezza
della morte.
orsola puecher
orsola puecherhttps://www.nazioneindiana.com/author/orsola-puecher/
,\\' Nasce [ in un giorno di rose e bandiere ] Scrive. [ con molta calma ] Nulla ha maggior fascino dei documenti antichi sepolti per centinaia d’anni negli archivi. Nella corrispondenza epistolare, negli scritti vergati tanto tempo addietro, forse, sono le sole voci che da evi lontani possono tornare a farsi vive, a parlare, più di ogni altra cosa, più di ogni racconto. Perché ciò ch’era in loro, la sostanza segreta e cristallina dell’umano è anche e ancora profondamente sepolta in noi nell’oggi. E nulla più della verità agogna alla finzione dell’immaginazione, all’intuizione, che ne estragga frammenti di visioni. Il pensiero cammina a ritroso lungo le parole scritte nel momento in cui i fatti avvenivano, accendendosi di supposizioni, di scene probabilmente accadute. Le immagini traboccano di suggestioni sempre diverse, di particolari inquieti che accendono percorsi non lineari, come se nel passato ci fossero scordati sprazzi di futuro anteriore ancora da decodificare, ansiosi di essere narrati. Cosa avrà provato… che cosa avrà detto… avrà sofferto… pensato. Si affollano fatti ancora in cerca di un palcoscenico, di dialoghi, luoghi e personaggi che tornano in rilievo dalla carta muta, miracolosamente, per piccoli indizi e molliche di Pollicino nel bosco.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: