Mots-clés__Una di quelle cose che si dicono

 

Una di quelle cose che si dicono
di Alessandro Cozzutto

Acustimantico, Lotta di classe d’amore -> play

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Michael Bedard, “The Failure of Marxism”

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Da Bret Easton Ellis, American Psycho, trad. Giuseppe Culicchia, Torino, Einaudi, 2014

Qualcuno ha già tirato fuori un cellulare Minolta e ha chiamato un taxi, e poi, mentre in realtà sono distratto perché un sosia di Marcus Halberstam sta pagando il conto, qualcuno domanda, semplicemente, senza riferirsi a niente in particolare: – Perché? – e anche se sono molto orgoglioso del mio sangue freddo e dei miei nervi d’acciaio e del mio senso del dovere, colgo qualcosa, e a un tratto me ne rendo conto: Perché? E automaticamente, di punto in bianco, senza motivo, apro bocca, e rispondo, con le parole che escono fuori da sole, ricapitolando il tutto a beneficio degli idioti: – Be’, lo so, avrei dovuto farlo davvero, ma ho ventisette anni. Cristosanto e questa è, uh, la vita come si presenta in un bar o in un club di New York, o magari dappertutto, alla fine del secolo, e così si comportano le persone, avete presente, come me, e questo è quel che per me significa essere Patrick, immagino, perciò be’, yup, uh… – dopo di che sospiro, mi stringo nelle spalle e sospiro di nuovo, e sopra una delle porte mascherate da tende di velluto rosso di Harry’s vedo un cartello e sul cartello nello stesso colore delle tende c’è scritto QUESTA NON E’ L’USCITA.

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[Mots-clés è una rubrica mensile a cura di Ornella Tajani. Ogni prima domenica del mese, Nazione Indiana pubblicherà un collage di un brano musicale + una fotografia o video (estratto di film, ecc.) + un breve testo in versi o in prosa, accomunati da una parola o da un’espressione chiave.
La rubrica è aperta ai contributi dei lettori di NI; coloro che volessero inviare proposte possono farlo scrivendo a: tajani@nazioneindiana.com. Tutti i materiali devono essere editi; non si accettano materiali inediti né opera dell’autore o dell’autrice proponenti.]

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Ornella Tajani insegna Lingua e traduzione francese all'Università per Stranieri di Siena. Si occupa prevalentemente di studi di traduzione e di letteratura francese del XX secolo. È autrice dei libri Tradurre il pastiche (Mucchi, 2018) e Après Berman. Des études de cas pour une critique des traductions littéraires (ETS, 2021). Ha tradotto, fra vari autori, le Opere di Rimbaud per Marsilio (2019), e curato i volumi: Il battello ebbro (Mucchi, 2019); L'aquila a due teste di Jean Cocteau (Marchese 2011 - premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012); Tiresia di Marcel Jouhandeau (Marchese 2013). Oltre alle pubblicazioni abituali, per Nazione Indiana cura la rubrica Mots-clés, aperta ai contributi di lettori e lettrici.
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