ornella tajani

289 articoli scritti
Ornella Tajani insegna Lingua e traduzione francese all'Università per Stranieri di Siena. Si occupa prevalentemente di studi di traduzione e di letteratura francese del XX secolo. È autrice dei libri Tradurre il pastiche (Mucchi, 2018) e Après Berman. Des études de cas pour une critique des traductions littéraires (ETS, 2021). Ha tradotto, fra vari autori, le Opere di Rimbaud per Marsilio (2019), e curato i volumi: Il battello ebbro (Mucchi, 2019); L'aquila a due teste di Jean Cocteau (Marchese 2011 - premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012); Tiresia di Marcel Jouhandeau (Marchese 2013). Oltre alle pubblicazioni abituali, per Nazione Indiana cura la rubrica Mots-clés, aperta ai contributi di lettori e lettrici.

A Book of Days di Patti Smith

di Giorgio Sica
Può essere strano immaginarsi su Instagram una delle poche icone sopravvissute a quegli anni irripetibili ed eccessivi in cui il Lower East Side di Manhattan era diventato il centro del mondo. Eppure poche settimane fa Patti Smith ha deciso di raccontare attraverso un delizioso album fotografico la sua esperienza sui social

Mots-clés__Sonno

di Ornella Tajani
Il sonno si impadronisce di loro come un impellente bisogno fisico, alla stregua della fame, della sete o della passione carnale. All'improvviso si addormentano, subito, senza che nella loro vita vi sia soluzione di continuità tra la veglia e il sonno.

Marcel ritrovato, di Giuliano Gramigna

di Giuliano Gramigna
La scala cominciava dietro una porta a vetri rossi e blu piombati, fatta o rifatta da poco, di legno lucido e grasso; al primo piano, un corridoio con due e due porte ai lati, una specie di moquette abbastanza strappacchiata

Tradurre “Carpentaria” di Alexis Wright. Intervista ad Andrea Sirotti

a cura di Margherita Zanoletti
Nel 2008, a meno di due anni dalla pubblicazione dell’opera originale, in collaborazione con Gaetano Luigi Staffilano Sirotti ha tradotto in italiano il romanzo Carpentaria di Alexis Wright, scrittrice australiana appartenente al popolo Waanyi

Ultramarino — di Mariette Navarro

di Ornella Tajani
Ultramarino sfrutta tonalità fantastiche, oniriche; l’autrice rende molto bene il piano acustico (i cigolii metallici, i suoni acquatici) e quello visivo, orchestrando una narrazione in costante equilibrio fra il piano del reale e le rivelazioni dell’inconscio.

“Non sono una donna, io”: alle origini del femminismo nero di bell hooks

di Daniele Ruini
Invitando a superare quegli steccati gerarchici che hanno a lungo tenuto le donne di colore fuori da organizzazioni femministe rivelatesi razziste e classiste, bell hooks riconosceva la necessità di un profondo lavoro culturale e politico: è solo così che si possono creare le condizioni per una vera sorellanza femminile

L’amore da vecchia. Intervista a Vivian Lamarque

di Andrea Carloni
In una letterina di Natale dettata dalla maestra e che cominciava con “Cari genitori”, per un lapsus calami, firmai anziché Vivian, Viviam. Imperativo esortativo del verbo vivere, fa niente se uno dei due genitori era morto!

Mots-clés__Luna

di Paola Ivaldi
Saremo sempre profili in controluce / incisi sulla linea d'orizzonte, sospesi / sopra il blu fondo e salino che regna d'estate / nel tempo senza tempo di ogni infanzia

Margherita

di Dora Annarumma
C’era quella scena, in un film che aveva il nome di un crostaceo. Era la scena finale, il protagonista voleva accecarsi per amore, Sandra non ricordava bene per quale motivo vi fosse costretto, ma lui prendeva un ago gigantesco, uno spillone, lo appoggiava alla parete e per diversi minuti restava lì con l’occhio vicinissimo alla punta, cercando il coraggio di.
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