di Andrea Inglese
In millecinquecento battute ieri su Repubblica Enrico Deaglio ha esposto alcuni fatti nodali per la vita della nostra democrazia, di cui i media avrebbero dovuto occuparsi più di ogni altra cosa durante questi anni e che avrebbero dovuto essere ininterrottamente al centro del nostro dibattito politico. In realtà, sia l’informazione che il dibattito politico ha avuto tra i suoi pregevoli effetti di cancellare dalle nostre menti (o rendere irrilevanti) molti di quegli elementi che Deaglio ha raccolto in queste poche righe.
In altri termini, le millecinquecento battute di Deaglio sono quanto ci si dovrebbe aspettare da un serio e intelligente giornalismo politico, impegnato a informare l’opinione pubbliche su questioni della massima importanza per il destino del paese. Ci possono essere questioni più gravi, vitali e urgenti da discutere e chiarire che queste, questioni che coinvolgono nello stesso tempo la realtà politica, economica e criminale del paese?














