di Christian Raimo
Avete presente Pasquale Ametrano? L’emigrato lucano, praticamente muto, che in Bianco, rosso e Verdone torna dalla Germania per votare in Italia e percorre l’intera penisola autostradale, facendo sosta autogrill per autogrill, per mangiare, pisciare, comprare montagne di roba, e a ogni tappa viene derubato di qualcosa: le borchie, l’autoradio, alla fine direttamente la macchina con valigie e tutto? L’iperitaliano Pasquale Ametrano – che si sveglia con il poster gigante di Causio come un altarino davanti al letto e che alla fine del film, vessato e fottuto dai suoi stessi compatrioti, soltanto allora parlerà per mandare a fanculo tutti quanti – proprio lui, così per dire, non potrebbe essere l’elemento-guida per riflettere su quello che l’Italia è stata e non è stata negli ultimi cinquant’anni?











