di Lorenzo Galbiati
Charles Robert Darwin compie oggi centonovantanove anni e questa settimana è festeggiato in molte città d’Italia nelle manifestazioni chiamate “Darwin Day”.
Non che il Darwin Day sia nato quest’anno. È già un’abitudine, anzi, una fiera abitudine. A Milano, per esempio, la manifestazione è alla sua quinta edizione e nella locandina di presentazione si può leggere che il “Darwin Day di Milano è diventato a pieno titolo un atteso appuntamento annuale della vita culturale della città e, grazie al coinvolgimento di un numero crescente di altre sedi in Lombardia, si consolida come la più importante iniziativa regionale dedicata all’evoluzione. Come ogni anno i protagonisti del dibattito evoluzionistico internazionale si confronteranno fra loro e con il pubblico. In vista delle celebrazioni del bicentenario darwiniano del 2009 la manifestazione come d’abitudine abbraccerà linguaggi diversi e sarà composta non soltanto dalle sessioni di convegno, ma anche da serate a tema, spettacoli, laboratori per bambini e per ragazzi. Lo stile divulgativo, misto agli approfondimenti, sarà calibrato per un pubblico curioso, non necessariamente di addetti ai lavori, con particolare attenzione agli studenti delle scuole superiori e agli universitari, nell’intento di coltivare l’interesse per la cultura scientifica in un paese dove ancora essa non sembra adeguatamente valorizzata.”
Eccoci al punto: è diffusa la cultura scientifica in Italia?





di Gianni Biondillo


