di Dario Voltolini
Raccontare i luoghi
Sabato 27 novembre, a Padova, con inizio alle 15.30, presso la Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, si svolgerà un incontro pubblico intitolato: Raccontare i luoghi. Si susseguiranno letture di Franco Arminio, Dario Voltolini e Roberto Ferrucci; immagini di Guido Guidi e di Kimota; relazioni degli architetti Claudio Aldegheri e Franco Biscossa (xquadra) e degli urbanisti Stefano Munarin e Maria Chiara Tosi. Condurrà i lavori giulio mozzi; introdurrà Fabio Fracas, presidente dell’associazione culturale The Andromeda Society che è l’organizzatrice del tutto.
Rithy Panh al Cinema Gnomo
Mercoledì inizia la retrospettiva di filmmaker, quest’anno dedicata a Rithy Panh, l’autore di S21, uno dei più scovolgenti film degli ultimi anni.
Di seguito il programma. Panh venerdi pomeriggio terrà un seminario.
FILMMAKER
presenta
Rithy Panh, la memoria ostinata,
Cinema Gnomo, via Lanzone 30/A
Milano.
25-28 novembre 2004.
“Per me il cinema è testimonianza. Un lavoro fondato sull’ascolto, inquadrato all’altezza di ogni individuo. Non una risposta o una dimostrazione, ma un modo per porre delle domande.” Così Rithy Panh, nato nel 1964 a Phnom Penh, in Cambogia, descrive il suo lavoro di scavo nella storia recente del suo paese. Un’operazione dolorosa e necessaria affondata nell’esperienza personale del regista, che giovanissimo subì i rigori della dittatura sanguinaria dei Khmer Rossi e che oggi offre il suo contributo di verità e di passione alla ricostruzione del suo paese.
More Moore (tu chiamale, se vuoi…)
di Raul Montanari
1. Sparare su Michael Moore e su Fahrenheit 9/11 (con entusiasmo perfino maggiore di quello che ci metterebbe Charlton Heston) è diventato l’hobby preferito di un certo tipo di intellettuale di sinistra micragnoso, minimalista, precisetto, analitico, concentrato non dirò sull’albero, non dirò sulla foglia, ma sulle nervature della foglia, al punto di non vedere più non dirò la foresta (sarebbe troppo facile), non dirò l’albero, ma nemmeno la foglia stessa.
Come è stato giustamente osservato, questo intellettuale è rimasto orfano del soggetto politico della sinistra tradizionale, l’operaio. Essere di sinistra, per lui, è diventato essenzialmente votare in un certo modo (quando ci va, a votare: spesso il disgusto o le sirene del weekend glielo impediscono) nella famosa “gabina” elettorale, esibendo nel resto della sua attività quotidiana e, appunto, intellettuale un mix di noia e rassegnazione, di acida consapevolezza, il cui oggetto preferito non è quasi mai la destra, le sue facce, le sue parole d’ordine, le sue prassi politiche – la cui indegnità è data più o meno per scontata quando non sotterraneamente ammirata (vedasi il mito di Giuliano Ferrara) e frequentata in salotti, feste e occasioni televisive – bensì gli errori dei suoi compagni di orfanaggio, le virgole sbagliate, l’accento grave o acuto sulla “e” di perché.
Festival di Poesia Civile
Vercelli, 27 Novembre 2004
Giornata-evento di presentazione del primo Festival di Poesia Civile.
Con Giovanni Lindo Ferretti, SparajurijLab, Giuseppe Cederna e altri poeti e performer.
Organizzazione: Associazione culturale Il Ponte.
A cura di Francesca Tini Brunozzi.
Una festa importante
di Sergio Nelli
Il 30 novembre ricorre nella nostra regione una nuova festa: la Festa della Toscana. Lo ha deciso fin dall’anno 2000 il Consiglio Regionale, scegliendo questa data che richiama quel 30 novembre 1786 nel quale il granduca Pietro Leopoldo, con l’ispirazione e l’appoggio di Cesare Beccarla e non senza contrasti interni, promulgò il nuovo Codice Criminale.
La rivoluzione francese di lì a poco spazzò via lo spirito riformatore dei sovrani illuminati.
Lo stesso Pietro Leopoldo sull’onda dei primi fatti rivoluzionari ripristinò frettolosamente, nel 1790, la pena capitale. Nel 1795 il nuovo granduca, Ferdinando III, alzò il tiro della restaurazione reintroducendo la massima pena anche per i delitti di lesa maestà e per i gravi delitti contro la religione. Con l’annessione della Toscana alla Francia nel 1809 le cose non cambiarono. Il “taglio della testa” restò, benché poco praticato e convertito spesso in lavori forzati a vita, rilegittimato.
Per la prima volta nella storia degli stati moderni venivano abolite la pena di morte e la tortura.
Le scimmie… (56)
di Dario Voltolini
Mi sono innamorato di una fuorisede
di Francesco Màndica
È guardando la pila di stoviglie nel lavello, mentre il Nelsen piatti cola dentro al sugo, che capisco. Mi sono innamorato di una fuorisede. La pila dei piatti accatastata ora mi sembra anche la metafora del nostro amore. Io agisco con efficacia, come il detersivo, lei ha un cuore come il sugo, la crosta, l’unto difficile da intaccare. Persino con la paglietta del mio savoir faire. Mentre canticchio “i piatti-ti i piatti ti con Nelsen piatti li può lavare lui!” lei lava i piatti, è distante, non capisce, parla da sola, con il naso in mezzo al gomito si alza la manica e contemporaneamente con i denti, mordicchiando l’estremità del guanto giallo, fa aderire il lattice fin su su all’avambraccio. Bello teso.
Settembre
di Giovanni Carta
Da Feltrinelli – quella grande, quella in galleria – a pochi passi dai libri di cucina ci sono un bel po’ di testi sul cinema. Non soltanto sceneggiature o noiosi saggi sul montaggio, ma anche biografie e bei libri patinati da sfogliare alla maniera delle riviste, di quelli con un sacco di foto di personaggi di celluloide, come si diceva una volta. Sei appena entrato in libreria, e oggi non hai voglia di impantanarti in un romanzo, nei versi dell’ultima Plath: vuoi soltanto galleggiare per qualche minuto nel comodo pettegolezzo hollywoodiano, ancora stupito dal tepore del riscaldamento che, già nella terza settimana di settembre, fa di Feltrinelli un ottimo riparo ai primi freddi.
Le scimmie… (55)
di Dario Voltolini
Le scimmie… (54)
di Dario Voltolini
Le scimmie… (53)
di Dario Voltolini
Poesia Italiana E-Book di Biagio Cepollaro
[si è parlato anche in NI della difficoltà di reperire e leggere la poesia italiana non pubblicata dalle case editrici maggiori; un’iniziativa recente tenta di ovviare a questa situazione. a.r.]
L’iniziativa editoriale Poesia Italiana E-book intende ristampare in formato pdf alcuni libri di poesia e narrativa che rischierebbero l’oblio, in mancanza di efficace supporto. Si tratta di libri importanti per la storia della poesia italiana, la cui memoria non può che essere affidata ai protagonisti e ai testimoni degli anni in cui sono nati. In particolare i testi che saranno ristampati dalla Biagio Cepollaro E-dizioni si collocano, per lo più, tra gli anni ’70 e i primi anni ’90.
Affianca tale collana la pubblicazione di inediti: autori di poesia e di prosa che sono apparsi o hanno incrociato in qualche modo il flusso del blog Poesia da fare. E’ la poesia di questi anni, profondamente trasformata dalla Rete: ci si augura che le nuove possibilità tecnologiche possano contribuire a diffondere, ma anche a qualificare, la fruizione della letteratura.
Critico e poeta
di Marco Merlin

Ricevo questa riflessione di Marco Merlin che ripropongo volentieri per ricordare che la rivista Atelier, trimestrale di poesia, critica e letteratura, ha avviato un blog nel sito atelierpoesia.it. T. S.
Sempre sulla questione “critico e poeta”, en passant, qualche considerazione del tutto personale, prima di andare a nanna.
INAUGURAZIONE DEL TEATRO i
Cari amici di Nazione Indiana, finalmente ci siamo!!!!! Vi aspettiamo tutti.
Federica Fracassi, Jacopo Guerriero, Renzo Martinelli
A Milano, dopo un lungo silenzio, riapre i battenti un luogo simbolo della città: Teatro i.
Inanimati
di Giordano Tedoldi
Aveva la mamma con l’Alzheimer, ma viveva egualmente, la chiudeva in camera, lasciava le chiavi dal portiere e via nella notte uscivamo, prima mangiare al ristorante, poi vedere le case più diroccate nella zona del ghetto, entrare nei cortili fatiscenti e ammirare trombe di scale che come budella livide e malaticce si attorcigliavano su fino a una finestra di cielo, poi fuori a cercare a pagamento le donne, ogni tipo di donne non ci fermavamo davanti a nulla, lui aveva avuto esperienze più estreme di me alcune gli avevano pisciato sul petto e era stato con altre due che a via Nazionale lo avevano stretto in un abbraccio mentre lui praticava il cunnilingus. Io con lui mi sentivo bene all’epoca perché non mi ritenevo all’altezza di rapporti normali, di una vita normale, e tentavo di respirare direttamente dalla sua bocca in modo che nessun altro interferisse con la mia salute psichica che era in stato di prolungata convalescenza.
Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia (ripres)
di Dario Voltolini

[Ma poi mi sono detto: “E perché mai interrompere qui? E perché mai non contraddire una cosa detta?” E allora ricomincio, e vado finché mi va. Andrò più lentamente, così da non intasare Nazione Indiana. D.V.]
L’inconscio è reazionario (e la narrazione pure)
di giulio mozzi
Mi hanno incuriosito due articoli di commento ai risultati delle elezioni presidenziali statunitensi, firmati da Lea Melandri e Antonio Codebò e apparsi nei giorni scorsi nel quotidiano il manifesto; mi hanno incuriosito perché entrambi tirano in ballo la narrazione. (L’articolo di Lea Melandri si legge anche qui in Nazione Indiana, pubblicato da Carla Benedetti, ed è stato ampiamente commentato). Io vorrei solo abbozzare qualche riflessione. Non ho idee precise, invito a considerare le cose che dico come tentativi maldestri di formulare un problema.
FILMMAKER DOC 9
Festival Internazionale FILMMAKER Doc 9
Milano 17 – 23 novembre 2004
Spazio Oberdan – Viale Vittorio Veneto 2
Ingresso libero


Falluja, novembre 2004.