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Litania della poesia

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di dj Raos & Inglese MC

C’è poeta e poeta (poesia
e poesia) come prozia
e prozia (pota e priorìa)
poema e prossema, poetare
e pietire. E c’è critica e critica
di vaglia e di voglia,
militante ed aitante, c’è cosa
e cosa, (scusa e posa), e il rhum
e la rima, la strofa e la scrofa.

Caravaggio e Hirst: il luogo della violenza

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di Davide Racca

medusa.jpg Napoli presenta la violenza anche nei suoi musei più prestigiosi. Sembrerebbe un assurdo che luoghi deputati alla conservazione e fruizione di opere d’arte mantengano così viva nel proprio interno la carneficina che anima le cronache locali e nazionali e calcola il numero di nuovi aiuti militari sul numero sempre crescente di morti per camorra. L’arte, nonostante il suo statuto di sublimazione del vero su di un piano formale, in realtà coglie questo sentimento nel pieno della sua recrudescenza qui a Napoli.

Primi consigli per gli acquisti di natale 2004

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Di Giorgio Mascitelli

Alcuni mesi or sono i mezzi di informazione hanno riportato la notizia che il presidente della Repubblica cav.Carlo Azeglio Ciampi ha invitato il pubblico a comperare prodotti italiani per sostenere il paese in questo difficile frangente di crisi e io, che a modo mio sono un buon patriota, ho deciso di seguire l’autorevole consiglio, perlomeno cercando di sviluppare un’attenzione alla quota occupata dalle merci italiane nei miei consumi quotidiani (purtroppo la mia imperizia e la mia svogliatezza mi hanno impedito di redigere un apposito grafico, come pure avrei anelato) e, laddove possibile, sviluppare il mio diritto di libera scelta sul mercato a favore di queste .

Le scimmie… (62)

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di Dario Voltolini

Domande a cani e porci

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di Gianni Biondillo

maiale_tagli.jpgMarco Vichi da tempo su “il Giornale” (sic! Anzi: sigh!) pone le stesse domante a cani e porci (in questo caso il porco sono io). Pubblico su NI queste mie dimenticabili risposte per due ragioni: la prima è che così, è la mia prima volta, imparo a usare le istruzioni per postare (male che vada non perdo nulla), l’altra ragione… non me la ricordo (cominciamo bene!) Insomma: menomale che i commenti non funzionano.

Prima che ci fossi

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di Christian Raimo

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Andare laggiù, nell’Italia degli anni ’70,
(…i capelli stopposi che non mettono il balsamo,
quelle facce che non usano creme sul viso…),
tra le scritte sui muri, VIVA MAO, VIA DAL VIETNAM,
(tutte perfettamente in stampatello, da bimbi),
tra i megafoni che irruvidiscono le voci,
o tra le macchine che agli incroci stridono sui freni,
fermandosi ai semafori, incanalandosi nei vicoli:
mi è sembrato sempre come passeggiare con mio padre
prima che nascessi, accompagnare mia madre con le scarpe
con i buchi, che mangiava alla mensa a via De Lollis,
o si piazzava in casa qualche studente fuorisede
che non aveva più i soldi per l’affitto.
Era il mondo prima che ci fossi.

Le scimmie… (62)

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di Dario Voltolini

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[Nell’attesa che i problemi tecnici relativi alla sezione dei commenti vengano risolti, ecco a voi come intrattenimento una bella faccia di bestia mica male. D.V.]

I partigiani del conto in banca

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di Aldo Nove

Calderoli.jpgCiò che fa della Lega un’anomala forma di banditismo è il suo totale disprezzo delle istituzioni. Bossi, ai “suoi”, l’ha più volte ripetuto: “Andiamo al potere con la mafia perché così la possiamo combattere dal di dentro”. Per Bossi, Berlusconi è un mafioso, oltre a essere un grande statista. E’ un mafioso di fronte alle masse di Pontida, è un grande statista quando si tratta di mantenere le poltrone della Lega.

Le scimmie… (61)

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di Dario Voltolini

La parte del cardinale

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di Tiziano Scarpa

Nelle scorse settimane, a Genova, c’è stata una splendida rassegna teatrale, d.verse, il Primo Festival Internazionale del Teatro per le Diverse Abilità, con attori e danzatori disabili.
Venerdì ho partecipato al convegno di chiusura. L’ideatrice e organizzatrice della rassegna, la psichiatra Maria Paola Ferrigno, ha aperto il suo intervento raccontando quel che è successo poco prima di uno degli spettacoli.

La filosofia antica secondo Giovanni Reale

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di Riccardo Ferrazzi

Platone1.jpgContinua la pubblicazione delle segnalazioni che ho ricevuto per la lista della spesa (vedi qui). (T.S.)

Segnalo Giovanni Reale, Storia della filosofia greca e romana, Tascabili Bompiani (10 volumi).

Uno dei massimi filosofi italiani viventi rilegge i pensieri forti dell’antichità. Ma questa rilettura ci aiuterà a trovare un nuovo ubi consistam o non farà che confermare la crisi dei sistemi, il vicolo cieco in cui il pensiero moderno si è cacciato e dal quale non sembra intenzionato a uscire ?

Perso l’amore (non resta che bere)

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di Tiziano Scarpa

RossariAnche se un po’ in ritardo, ho letto un romanzo proprio bello: Perso l’amore (non resta che bere) di Marco Rossari E’ uscito da Fernandel l’anno scorso. (Rossari è autore anche di una più recente raccolta di racconti, Invano veritas, edita da e/o; devo ancora leggerla). Alla fine della lettura ho messo giù qualche riga. Non prendetela come una recensione, sono appunti.

Marco Rossari ha una salda sovranità sulla lingua e sulla scrittura. Il suo romanzo è sarcastico, disincantato, verboso, divertente, straniante, ebbro, autoriflessivo, giovanilistico – ma ruota intorno a una smentita del giovanilismo.

Le scimmie… (60)

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di Dario Voltolini

Le scimmie… (59)

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di Dario Voltolini

Le scimmie… (58)

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di Dario Voltolini

Critico e poeta sono astrazioni

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di Carla Benedetti

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(Rispondo al pezzo di Marco Merlin, “Critico e poeta”, pubblicato su Nazione indiana il 17 novembre. E’ solo un commento, ma sta qui perché la finestra dei commenti è per il momento fuori uso)

Non mi trovo per nulla d’accordo con la caratterizzazione di critico e poeta che fa Marco Merlin, ingabbiati in due ruoli complementari, astratti e repressivi.
Chi l’ha detto che il critico è colui che “produce cadaveri, praticando vivisezioni”? Dove è stabilito che il poeta è “posseduto dalla lingua“? Perché mai il critico dovrebbe essere colui che “gestisce il potere” mentre la poesia del poeta è un “gioco inutile“?
Di questi luoghi comuni sarebbe meglio liberarsi.

La coscienza di Zeno in mp3

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Il Narratore è una casa editrice di audiolibri. Potete visitare il loro sito qui.
Oggi a Trieste, Maurizio Falghera, presidente dell’associazione Il Narratore
presenta
La coscienza di Zeno di Italo Svevo
letto in versione integrale (in un solo cd mp3, per una durata di quasi 17 ore) da Moro Silo.
25 novembre 2004 ore 18.00
presso la Libreria Minerva
Via San Niccolò 20
TRIESTE

ELECTRIC TRANCE

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Omaggio a FAUSTO ROMITELLI

Sabato, 27 Novembre 2004, dalle ore 21 alle 24

PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea – Via Palestro, 14 Milano
Ingresso gratuito su invito da ritirare presso la biglietteria del PAC

Musica elettronica, elettroacustica e video di: F. Romitelli,
A. Agostini, O. Bianchi, E. Casale, A. Ingolfsson, Y. Maresz, R. Nova,
Otolab, F. Paris, G. Verrando, M. Viel

Icarus Ensemble, direttore: G. Bernasconi
Solisti: A. Menafra – K. Uchimoto – G. Mareggini – N. Zuccalà – E. Ravasi

The Rhytm of the Night

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di Mario Desiati

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The Rhytm of the Night. Apologia della dance music anni Novanta è un pezzo di Mario Desiati (Neppure quando è notte, Pequod 2003) apparso nel numero di novembre di Medicine Show, mensile musicale assai ciarlatanesco curato da Leonardo Colombati. [gm]

Kamikaze del racconto

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di Carla Benedetti

dovlatov g.jpg Siamo negli anni ’70 in Unione Sovietica.
Sergej Dovlatov, come tutti gli scrittori russi di quel periodo, è uno scrittore clandestino. Scrive racconti pieni di un umorismo eversivo e di fedeltà antiretorica alla vita reale, compresa la propria, che riversa nella scrittura con rara franchezza. Nessuna rivista li pubblica, però circolano come samizdat, copie illegali passate di mano in mano.
I funzionari della cultura lasciano passare solo una letteratura lobotomizzata, ideologicamente affidabile e mentalmente inerte. Centinaia di racconti identici invadono le riviste e le librerie.
Quasi come da noi oggi.
Solo che al posto della rete del KGB noi abbiamo una miriade di funzionari nell’editoria e nei media che con parametri di mercato invece che direttamente ideologici, raggiungono lo stesso effetto.

Qui

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di Roberto Saviano

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a M. perché sappia cosa è realmente la mia rabbia.

La macchina è completamente bruciata. L’hanno cosparsa di benzina. Litri di benzina. Ovunque. Benzina sui sedili anteriori, benzina su quelli posteriori, benzina sulle gomme, sul volante. Quando sono arrivati i pompieri le fiamme erano già consumate, i vetri esplosi. Mi chiedo perché sono venuto davanti a questa carcassa d’auto, c’è un puzzo terribile, poche persone si avvicinano, un vigile urbano con una torcia guarda dentro le lamiere. C’è un corpo. O qualcosa che gli somiglia.