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Alberto Brodesco

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Dopo il contagio

di Alberto Brodesco
Entrare in un cinema, salire in cabina di proiezione, far partire Woodstock, sedersi in poltrona e guardare il film da unico spettatore in sala.

Come ci inquadriamo quando videochiamiamo / 2: sullo stendino

di Alberto Brodesco   Ipotesi: si è prodotta una biforcazione tra una comunicazione impersonale (verso tutti) curata, e una comunicazione personale (verso qualcuno di preciso) sciatta. La prima è lo stile Instagram, la seconda lo stile Zoom. Ho presenziato a un meeting di gruppo su Zoom dove una partecipante aveva alle spalle lo stendibiancheria. Al di là di un fastidio estetico, idiosincrasico, per quell'oggetto, lo stendino ha svolto una funzione rivelatrice....

Questioni di sfondo. Come ci inquadriamo quando videochiamiamo

di Alberto Brodesco  Le innumerevoli videoriunioni cui siamo tutti più o meno convocati in questi giorni di quarantena hanno un'implicazione interessante per quanto riguarda il tema della rappresentazione del sé e del proprio habitat. Si tratta infatti di trovare a forza, all'interno dell'ambiente domestico, uno spazio che sappia descriverci ma dove si possa al contempo comunicare con tranquillità. La dialettica è tra contingenza e rappresentanza, tra bisogno di rifugiarsi in...

Tik Tok come incubo

  di Alberto Brodesco   TikTok – diciamo subito – è un incubo per un adulto, non certo per la generazione Z che lo usa e lo ama. Chi è nato prima del 2000 e non ha figli adolescenti o pre- può aver bisogno di una descrizione di questo nuovo social media: TikTok è un'app che serve a filmare e condividere video brevi (da 3 a 60 secondi, ma di solito meno...

I giochi di Ryan. Analisi di un video su youtube

di Alberto Brodesco Ha avuto una certa risonanza la notizia, pubblicata da Forbes, che una delle star più ricche di YouTube è un bambino di sette anni. Grazie al suo canale, “Ryan ToysReview”, Ryan ha guadagnato in un anno, secondo la stima di Forbes, 22 milioni di dollari. Il canale di Ryan contiene essenzialmente recensioni di giocattoli e video di “unboxing”, ovvero spacchettamento di regali – un genere, destinato...

Rivedere Manhattan all’epoca del #metoo

di Alberto Brodesco Nel pieno dello scandalo Weinstein/#metoo, su Paris Review è apparso un importante articolo, intitolato “What Do We Do with the Art of Monstrous Men?” (www.theparisreview.org/blog/2017/11/20/art-monstrous-men), che chiama in causa Woody Allen, uno degli artisti attualmente sotto processo mediale. Claire Dederer, l'autrice, non si concentra troppo sulle accuse al regista, ma ragiona su come esse possano cambiare la nostra percezione delle sue opere. Dederer, una fan del...

CinemaZERO

di Mariasole Ariot Da stasera, a Trento, comincia CinemaZERO. Tra le più importanti realtà cinematografiche, il festival si propone di far incontrare autori e opere all'insegna di una ricerca nazionale e internazionale - e al cui interno troviamo anche un concorso destinato a cortometraggi autoprodotti. Per quanti avessero letto qui  la recensione di Alberto Brodesco a The Good Intentions di Beatrice Segolini, il film verrà proiettato sabato 2 dicembre alle ore...

The Good Intentions

di Alberto Brodesco Cosa sono le buone intenzioni? Possono giustificare pratiche o condotte sbagliate? La film-maker Beatrice Segolini ha deciso di realizzare un documentario sulla sua storia familiare, in particolare sulla figura del padre, sul tabù che lo circonda. A dirigere The Good Intentions c'è un secondo regista, Maximilian Schlehuber. Il suo ruolo di invitato invisibile è fondamentale: accompagnando lo spettatore fra i panni sporchi che a quanto si dice...

“Do I really want to set this in Denmark?”

Sul discorso di accettazione del Nobel da parte di Bob Dylan di Alberto Brodesco Come spesso accade nei discorsi pubblici di Bob Dylan, anche il suo “Banquet Speech”, la nota di accettazione del premio Nobel letta, in sua assenza, dall'ambasciatrice USA in Svezia, fa cozzare superbia e modestia, auto-consapevolezza e auto-ironia. In un passaggio del discorso, Dylan si avventura persino in un “But, like Shakespeare, I too...”. “Like Shakespeare, I too”?!? Se...

La melancolia come simbolo della condizione umana

di Pierangelo Schiera Quarant'anni di ricerche di Pierangelo Schiera, storico delle dottrine politiche, raccolti nel volume Società e Stato per una identità borghese. Scritti scelti. Già solo una lettura dell'indice restituisce l'immagine di un'intelligenza fluttuante, libera di muoversi in diversi ambiti storiografici – storia, storia dell'arte, della scienza, delle idee... – e capace di tenere insieme, in particolare grazie al concetto-guida di “melancolia”, riflessioni sul Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti, sul...

La famiglia su YouTube. Dai bagnetti ai prediciottesimi

di Alberto Brodesco Un estratto dall' Archivio Trentino, 1/2014, numero speciale “Pratiche del film di famiglia. Memorie amatoriali dall'archivio alla rete”. «Emerson - Mommy's Nose is Scary! (Original)» riprende per 58 secondi un bambino su un seggiolone. La descrizione del video, caricato dalla madre, recita: «My five-and-a-half-month old son Emerson isn't sure what to think when I blow my nose. Sometimes he's terrified, then he can't stop laughing». Il video conta...

Orson Welles – Davanti alla legge

di Alberto Brodesco i. “Siamo ricondotti al paradosso cruciale del Reale il quale, lungi dall'essere semplicemente l'In-sé inaccessibile, è simultaneamente la Cosa-in-sé e l'ostacolo che impedisce l'accesso alla Cosa-in-sé” (Slavoj Žižek, Meno di niente. Hegel e l'ombra del materialismo dialettico). ii. Orson Welles apre il suo Processo (Le Procès, 1962) raccontando e mostrando il celebre apologo kafkiano Davanti alla legge. Il regista commissiona l'illustrazione del racconto all'inventore della tecnica dello schermo di spilli...

Celebrare Sade

di Alberto Brodesco In queste settimane, trascorso da pochi giorni il bicentenario della morte (3 dicembre 1814), sono in corso in diversi punti d'Europa degli eventi in celebrazione di Sade. Una prima importante iniziativa è la mostra “Sade. Attaquer le soleil” al Musée d'Orsay di Parigi, curata dalla grande studiosa sadiana Annie Le Brun. Una seconda mostra, “Sade, un athée en amour”, è organizzata alla Fondation Martin Bodmer di Ginevra...

La quasi morte dell’autore: Near Death Experience

di Alberto Brodesco   Impiegato di un call center si dirige in tenuta da ciclista verso le montagne per suicidarsi. Sta tutta qui la trama di Near Death Experience, film di Benoît Delépine e Gustave Kervern. A interpretare l'impiegato, in un film in cui gli altri personaggi sono solo comparse, è Michel Houellebecq. Si tratta di una presenza decisiva, che attraversa gli spazi del film conferendo massa alle componenti elementari che...
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