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chiara valerio

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il critico e il suo personaggio

di Ginevra Bompiani Quando uno scrittore scrive di altri scrittori, che cosa fa? Questa è una domanda che vale la pena di porsi in generale, ma che forse s’impone nel caso di una scrittrice la cui opera critica è quasi altrettanto importante dell’opera che si una definire creativa. E, presentando un’ampia scelta di saggi critici, è utile chiedersi se si sta offrendo al lettore qualcosa di sostanzialmente diverso, o minore,...

natural born gay

di Silvia Bencivelli Io non ho niente contro i gay: ho persino un amico che lo è. Persino. Certo che potrebbe manifestarlo un po’ meno, eh. Perché un gay lo riconosci a occhio: come nei cinepanettoni, sculetta, si agita e lancia gridolini entusiasti. Se è femmina probabilmente ha la moto, ascolta Gianna Nannini e gioca a calcetto il sabato pomeriggio. Sempre che esista davvero, la lesbica, e non sia solo...

mio cattivo maestro

di Chiara Valerio Si impara prima della scuola, dopo la scuola, nonostante la scuola. Tuttavia purché questa esperienza comune non si trasformi in metafisica, la scuola deve esserci. L’articolo 33 della Costituzione stabilisce che Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato e che La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la...

carta st[r]ampa[la]ta n.40

di Fabrizio Tonello Mercoledi 2 marzo, commentando un articolo delle pagine culturali di Repubblica in cui si parlava di Giuda, la trasmissione Pagina Tre ha definito l’apostolo rinnegato “una figura controversa”. Proprio così: “controversa”. Giuda Iscariota. Secondo il mio dizionario “Devoto-Oli, una cosa è “controversa” quando esistono in merito opinioni differenti. Dal che devo dedurre che ci sono dei fanatici di Giuda, dei sostenitori di Giuda, dei critici moderati di Giuda...

un’altra storia di Johnny Tossi (1977-2006) [4]

di Davide Orecchio Un’altra vita di Johnny Tossi Un giorno Jutta piega le gambe, avvicina le ginocchia all’erba, solleva i talloni, poggia i polpastrelli sulla terra, schiaccia il bacino sulle cosce, parte, inizia a correre veloce, veloce come se corresse per la vita, agita le braccia avanti e indietro, stringe i denti, schiude le labbra, pesta l’erba coi talloni una, due, tre volte e ora salta lontano, danza sospesa, unisce le...

sul gusto nazionale

di Paolo Morelli Stavo proprio pensando che un perseguitato che non ha la gentilezza di farlo dimenticare che è perseguitato allora se lo merita di essere perseguitato, almeno un po’, quando è risuccesso. Chissà come mai, ma ogni volta, proprio ogni volta che tiro fuori di tasca il mio caro e venerabile pacchetto di nazionali senza filtro, ogni volta ma proprio o-gni volta da almeno trent’anni a questa parte c’è sempre...

aspettando l’oltre (con Berardinelli)

di Gaia Manzini Nel prezioso libello di Alfonso Berardinelli c’è un solo elemento che rende dubbiosi. Il titolo: Che intellettuale sei? Domanda che s’immagina pronunciata con sussurro gentile. Domanda che in realtà presuppone un lettore già eletto, o auto-elettosi, intellettuale. Tutti gli altri potenziali lettori si escludono da sé con orgoglioso diniego: tipico di chi, suo malgrado, è stato fatto fuori da un’élite. E questo è un peccato. L’intellettuale è...

un’altra storia di Johnny Tossi (1977-2006) [3]

di Davide Orecchio Roma, 1982 Cos’hai mangiato a cena?  (silenzio)  Fai pasti regolari?  (silenzio)  Non salti i pasti, vero? La carne la mangi?  Sì mamma, la mangio.  E a cena cos’hai mangiato?  Bastoncini di pesce e un piatto di spinaci.  Pesce surgelato?  Sì.  (silenzio)  Anche gli spinaci erano surgelati.  (silenzio. Ma a Johnny sembra di sentire un lamento)  Sei ancora lì?  (lamento)  Mamma? (Il lamento prosegue. Poi casca la linea.) Non lavora più...

un’altra storia di Johnny Tossi (1977-2006) [2]

di Davide Orecchio In autunno Coloccini apre una tipografia e gli offre lavoro, al che Johnny mette da parte la diffidenza per l’esule che fa troppe domande e accetta. All’inizio sbrigherai le consegne. Nel frattempo guardando il mestiere impari. Ce l’hai un motorino? Se lo procura ma troppo fragile per uno che continua a ingrassare. In curva trema, deve gonfiare le ruote ogni settimana e in salita non lo porta,...

se potessi avere

di Maria Angela Spitella L'ultima volta che Giovanna è andata a cena fuori, risale a molti anni fa. “Era vivo ancora mio padre, parliamo di più di sei anni fa. Allora era tutto più semplice avevamo un negozio di alimentari a Roma, in periferia, andava bene, ci campava tutta la mia famiglia, mio padre io e mio fratello, ma poi mio padre si è ammalato, le cose sono cominciate ad...

un’altra vita di Johnny Tossi (1977-2006) [1]

di Davide Orecchio Roma, 1977 Tra poco ne fa venti. Un mese e li compie, di settembre. Le pagine del suo diario sfogano dal cuore di uno che non diventerà mai adulto e s’accontenterà di un commento sbagliato per odiare e per sempre, o di sguardi gentili per il contrario, né dimenticherà e vorrà vendicarsi, e di ogni pensiero, fantasia o storia che caverà dal suo sacco attribuirà il leading role...

l’ultimo Cavaliere

di Chiara Valerio Finalmente tutto ha di nuovo, se non un ordine istituzionale, almeno una motivazione superiore, nobile e quasi anacronistica. L’irrespirabile clima da fine dell’impero che aveva avvelenato la nostra politica interna con incredibili eccessi di linguaggio, pensiero, atteggiamenti e moine non era che un cattivo odore persistente. L’impressione, condivisa e agghiacciante, di programmi e proclami politici somiglianti a palinsesti televisivi, di interviste ripetitive quanto monologhi stanchi di un...

carta st[r]ampa[la]ta n. 38

di Fabrizio Tonello “Fmi, Cina e India prendono il comando” titola in prima pagina Repubblica del 7 novembre. Spaventato da questo annuncio sul dilagare del Pericolo Giallo, lo zio Evaristo si è precipitato in agenzia a comprare un biglietto di sola andata per gli Stati Uniti, dove una gentile impiegata gli ha però fatto presente che il più grande creditore dell’America è appunto la Cina e quindi sarebbe caduto dalla...

il passato non è una terra straniera

di Sabina de Gregori Il passato non è una terra straniera. Il passato riscalda, conforta, consola, è un pavimento di gomma su cui è più facile e più morbido cadere. Come amava ricordare Goethe, non esiste futuro senza passato e le cose importanti che nascono nel presente non possono permettersi di tralasciare ciò che hanno ricevuto in eredità. Il mondo, la vita, le creazioni, persino le intuizioni geniali e innovative hanno...

carta st[r]ampa[la]ta n.37

di Fabrizio Tonello Al soccorso della ridotta berlusconiana, ormai simile al sogno nazifascista di un’estrema resistenza sulle Alpi dopo l’aprile 1945, arriva l’intellettuale di riferimento della destra, Marcello Veneziani, che nell’editoriale del Giornale (15 novembre) spiega a Galli della Loggia: “La guerra è appena cominciata”. Sallusti, Veneziani e la Santanchè apparentemente aspettano le “armi segrete” di Berlusconi che dovrebbero rovesciare il corso della guerra e far trionfare il Reich per...

l’adolescenza si addice ad Eleusi

di Chiara Valerio Diceva infatti che non sarebbe più ritornata all’Olimpo odoroso/ E non avrebbe consentito che crescessero i frutti sulla terra,/ prima Di aver veduto coi suoi occhi la figlia dal bel volto. (Homeri Hymnis in Cererem 331-333). Desideriamo ciò che abbiamo davanti agli occhi. Perciò l’abbrivo del mito e del mistero di Kore, la fanciulla rapita da Ade e in parte restituita a Demetra, è il desiderio. Tutto...

per una retorica in maniche di camicia [il sogno di Pierluigi B.]

di Stefano Petrocchi In varie trasmissioni televisive dell’ultimo periodo, abbiamo sentito Pier Luigi Bersani condensare il suo ben noto stile asciutto in una serie di espressioni fortemente cristallizzate, che tutti intendono. Se alcune di queste frasi mostrano un contenuto politico evidente (cito dall’intervista a Che tempo che fa: “se restiamo a pettinare le bambole, veniamo meno a un compito storico” e “dobbiamo fare una cosa come si deve”; leggi: bisogna...

carta st[r]ampa[la]ta n. 36

di Fabrizio Tonello “Poi c’è il Direttore, alto calvo con gli occhiali d’oro, con la barba grigia che gli vien sul petto, tutto vestito di nero e sempre abbottonato fin sotto il mento”. Di fronte a lui i ragazzi “entrano tutti tremanti in Direzione” o “scappano da tutte le parti” quando “appare a una cantonata”: pressappoco così doveva sentirsi Vittorio Feltri l’11 novembre, quando è stato convocato a Roma dall’Ordine...

Siti hall

di Chiara Valerio Senza metafisica, l’ossessione diventa stupido collezionismo, accumulazione robotizzata. L’ossessione (con la sua ansia di mito garantita dal desiderio di morte) è paradossalmente l’ultimo guizzo, l’estremo schermo prima della tautologia. Danilo Pulvirenti è un uomo senza perifrastiche emotive, è un uomo presente. Quello che vede è quello che desidera. Quello che desidera è quello che ha. Quello che ha è quello che gli viene tolto. Tutto accade nel...

carta st[r]ampa[la]ta n.35

di Fabrizio Tonello Elezioni del Congresso negli Stati Uniti: trionfa il partito del tè. Netta sconfitta del partito del caffè, mentre alcuni risultati interessanti hanno ottenuto il partito della camomilla e quello della tisana al finocchio. Il partito della verbena e quella della rosa canina non hanno raccolto consensi fra gli elettori. Martedì 2 e mercoledì 3 novembre sono state giornate faticose nelle redazioni, costrette a produrre pagine su pagine su...

carta st[r]ampa[la]ta n.34 – Good bye Ruby Tuesday

di Fabrizio Tonello Il problema di Silvio non sono i nemici, ahimé spesso confusi e pasticcioni, bensì gli amici: l’avvocato Ghedinescu giova alla sua immagine pubblica? E, quando si presenta in tribunale con una goccia di sangue all’angolo della bocca, risolve i guai giudiziari del presidente del consiglio? C’è chi ne dubita (lo stesso Berlusconi, ultimamente). Tuttavia Ghedinescu appare come un fiero paladino, Orlando a Roncisvalle, se messo a confronto con...

la resistenza al presente

di Chiara Valerio Di Vendola mi piacciono l’intelligenza e le parole. Pure i suoi capelli brizzolati. Mi piace perché ha capito, con Deleuze e Guattari che non ci manca la comunicazione, ne abbiamo anche troppa, ci manca la creatività. Ci manca la resistenza al presente. Mi piace, di Vendola e dei suoi, la fiducia nella lingua italiana, nella sua possibilità di dire le cose con un gergo che non sia...

Apriti Costantinopoli!

di Chiara Valerio Niente mappa delle strade. Bussola da tasca. Un perfetto labirinto. Strette. Chiuse, serrate. Se uno almeno potesse salire in alto sarebbe facile capire come uscirne. Se uno potesse arrampicarsi su un albero. Sovrastare il labirinto. Ma no. Strade senza nome, non meno anonime dei sentieri naturali che attraversano i boschi. Niente numeri. Niente di niente. Herman Melville. Ho sempre avuto una grande passione per i libri di...

carta st[r]ampa[la]ta n.33

di Fabrizio Tonello Il bello dei festival è che sono … delle feste, quindi nessuno si stupisce se Tizio si ubriaca, Caio fa un gavettone agli amici e Sempronio lecca la meringa dal pavimento dove è caduta. Così, sapendo che a Genova, il 29 ottobre, si apre il festival della Scienza a Repubblica si mettono immediatamente di buon umore e decidono di intrattenere i lettori con un inserto di...

undici settembre

di Nicola Ingenito Prologo a: lisasimpason@hotmail.com da: su.sontag@hotmail.com Data: 10 settembre 2001 Oggetto: De no- tragedy e history of sex Cara signorina Lisa Simpson, sono Susan Sontag e ho letto la sua raccolta di saggi. Il libro in sé mi è sembrato sin troppo attuale per sfuggire alle caratteristiche di una raccolta confusionaria, tuttavia incisiva, prolissa, ma con punte di ironia e intelligenza, davvero singolare. Di tutto il suo lavoro io salverei i suoi due saggi:...

Chi racconta a Carpi

Kaha Mohamed Aden | Giuliano Albarani | Niccolò Ammaniti | Alessandra Appiano | Alessandro Baricco | Emmanuele Bianco | Claudio Bigagli | Sara Borsarelli | Isabella Bossi Fedrigotti | Davide Bregola | Alessandra Burzacchini | Mihai Mircea Butcovan | Marco Buticchi | Antonio Capuano | Gabriella Caramore | Giacomo Cardaci | Stefano Cenci | Compagnia dell’asino che porta la croce | Guido Conti | Duccio Demetrio | Paolo Di...

carta st[r]ampa[la]ta n.32

di Fabrizio Tonello I giornali bisogna leggerli attentamente. E’ come con le facce: ci vorrebbe una pagina intitolata “Lombroso sei tutti noi” su Facebook. Ai suoi tempi, il criminologo veronese non avrebbe avuto dubbi: vi pare che uno col riporto dei capelli come Alfonso Marra possa fare il presidente della Corte d’Appello di Milano? Il CSM si è spaccato a metà ed è dovuta intervenire la P3, la caritatevole associazione...

più precari di così

di Maria Angela Spitella Giacomo sembra San Francesco, è vero, ha l’accento siciliano, ma i modi e la faccia ricordano quelli di un Francesco laico. Parla pacatamente, oramai lo sciopero della fame ha superato le due settimane. Ha la bocca impastata, ma lo sguardo sereno e disteso. Le parole sembrano quelle del poverello di Assisi, ma al contrario lui non ha scelto di essere povero. E’ uno dei 200 mila...

carta st[r]ampa[la]ta n.31

di Fabrizio Tonello “Fino a quando Rupert Murdoch continuerà a spendere soldi nel malandato mondo dell’editoria, forse bisognerà trattare con cautela gli eccessi dei tanti declinisti del mondo del giornalismo” scriveva in prima pagina il Foglio del 2 settembre. Gli articoli (tre in prima pagina e tre nelle pagine interne) non lesinavano applausi e incoraggiamenti a Murdoch: uno dei testi di p. 1 era intitolato “La lezione di Rupert”. A...