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Amor, ch’a nullo amato amar perdona

di Antonio Sparzani
Quando trovo un libro che mi piace molto, il mio istinto di rozzo e incapace recensore sarebbe di gridare semplicemente: “lasciate cadere quello che avete in mano e correte subito a comprare il libro tale e leggetelo tutto d’un fiato”.

Chi dice che Varanasi è sporca non ha capito

Testo e foto di Chiara Cerri   Torno a Varanasi, solo col pensiero. Ci sono posti che ritrovi solo dopo mesi, ci sono foto che lasci a fermentare nel tuo hard-disk, fino al momento in cui le ritroverai. Diverse, lontane, sbiadite? Ci sono viaggi che ti lasci alle spalle, solo per riposarti e poi riprenderli con la mente fresca e quieta del ritorno. Ci sono foto che rivedi ed è come un tuffo in...

“Indiani d’India?”, ovvero: tecniche di basso marketing

14:45 Amico di Nazione Indiana su Facebook: indiani d'india ? Buongiorno 14:45 Nazione Indiana: buongiorno 14:46 AdNIsF: Piacere... io ho un grande amore per l'India Un amore che era nato con la scoperta dei Raga e del Sitar, del Surbar, e poi del vaisnavismo 14:46 NI: bene 14:47 AdNIsF: Ma anche con scrittori come Arundhati Roy 14:47 NI: capisco 14:48 AdNIsF: Un libro suo in particolare mi ha sconvolto... parlo de " Il Dio delle piccole cose...

Cosa c’è di europeo nella letteratura europea?

di Dubravka Ugrešić La letteratura europea e l’Eurovision Song Contest La nozione di letteratura europea, così come viene intesa dai politici dell’Unione, da coloro che finanziano la cultura, dagli editori, dai dipartimenti di letteratura, dalle università vecchio stile e molto spesso dagli scrittori stessi, non è poi così diversa da quella di “miglior canzone pop in Europa” che si ha all’Eurovision Song Contest. L’Eurovision Song Contest è l’esempio più straordinario della...

Il corpo oggetto – Intervista a Giuseppe Catozzella

di Jadel Andreetto Espianti (Transeuropa, pp. 300, € 14,90) è un calcio al basso ventre. Un meccanismo a orologeria potentissimo che fa girare i suoi ingranaggi tra cronaca, reportage, noir, thriller e metafisica aprendo un baratro profondo, un abisso in cui guardare. E come scriveva Nietszche, l’abisso ha cominciato immancabilmente a guardarci a sua volta. Espianti fa questo effetto. Un vuoto pneumatico di consapevolezza che si apre come una piccola...

Il mercato degli organi: il buco nero della globalizzazione

di Giuseppe Catozzella Alla divisione del mondo in venditori e compratori siamo abituati da decenni, consumisti fin dentro al midollo. Ma è a quella tra venditori e compratori di pezzi di corpi umani che Nancy Scheper-Hughes – antropologa e fondatrice di ‘Organs Watch’, la più grande organizzazione mondiale fondata in California nel 1999 al puro scopo di tenere monitorata questa particolare fetta di mercato – costantemente ci spinge a...

Il cuoco è un mestiere pericoloso

di Helena Janeczek Nella città un tempo nota come Bombay, un cuoco romano ha rischiato la vita per portare il latte alla sua bambina di sei mesi, tappata in una stanza con sua madre, alimentata per tutta la durata dell’assedio di biscotti al cioccolato trovati nel frigobar. Coperto alle spalle dagli agenti indiani, Emanuele Lattanzi, chef all’Hotel Oberoi che appartiene alla catena Hilton, ha raggiunto la sua famiglia con addosso...

La costruzione del razzismo

di Étienne BALIBAR (il primo articolo di questa serie è uscito qui, a.i.) 1.Il razzismo tra storia e avvenire Perché classifichiamo una serie di comportamenti sotto la comune categoria di «razzismo»? Per quale motivo un insieme di discorsi, estremamente diversi tra loro, che tendono a isolare, a stigmatizzare, a minacciare, a discriminare dei gruppi umani o sociali, sono considerati come razzisti? Perché qualifichiamo come «razziste» pratiche differenti -- alcune spontanee, altre...

Appunti indiani #4

di Sergio La Chiusa Per accedere al tempio, qui a Guruvayur, gli uomini devono sfilarsi la maglia o la camicia, mostrarsi al Dio a torso nudo. Penso al duomo di Milano, dove il controllore di turno, davanti al portone di bronzo, verifica che tutte le spalle siano ben coperte. In entrambi i casi si tratta, dicono gli amministratori del culto, di una forma di rispetto dovuta all’unico Dio. *** L’odore dell’India...

Appunti indiani #3

di Sergio La Chiusa Il Kerala è uno strano paese. Qui ridondanti templi indù convivono con moschee islamiche e con esili chiese cattoliche dai colori pastello, in disaccordo con la rigogliosa vegetazione tropicale. Qui si trovano perfino rare sinagoghe. Qui le immagini di Shiva nelle sue diverse forme si alternano a quelle di un dolente Gesù Cristo, e non è raro trovarli l’uno accanto all’altro, Shiva e Gesù Cristo,...

Appunti indiani #2

di Sergio La Chiusa In India dobbiamo mettere da parte il nostro linguaggio verbale e corporeo. Il nostro codice di segni qui non ha significato. Sono altri i gesti e altri i significati ad essi correlati. Basta pensare a quel dondolio della testa comune a tutti gli indiani, tanto a quelli del nord come a quelli del sud. Si direbbe che le teste degli indiani non siano ben avvitate...

Appunti indiani #1

(note da un viaggio nell’India del sud) di Sergio La Chiusa L’India mi dà il benvenuto con la sua moltitudine che afferra la gola. Fuori dall’aeroporto di Chennai si è accalcata una folla immensa, compressa sotto la pensilina al riparo dall’acquazzone. Sono quasi tutti immobili; impediti nei movimenti, attendono che spiova con una pazienza così naturale che - mi pare - potrebbe trattenerli lì per l’intera stagione monsonica. Sulla strada,...
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