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Joseph Conrad

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Educazione sentimentale/4: Frankenstein, o il moderno Prometeo

di Francesca Fiorletta La mia educazione sentimentale è passata attraverso libri assai differenti tra loro. Il primo pianto, probabilmente, dirotto, l’ho fatto certamente durante l’esemplare morte della sorella Beth in Piccole Donne, di Louisa May Alcott; il primo brivido, per nulla vago, con Agatha Christie, quando vennero rinvenute tracce di noci in uno spray per l’asma, io sono allergica alla frutta secca, e - con tutta evidenza - anche la vittima...

Cent’anni dalla linea d’ombra

di Giuseppe Schillaci Un secolo fa Joseph Conrad scriveva una delle sue opere più importanti, e lo faceva in soli due mesi, tra il 1914 e il 1915, proprio all’inizio della prima guerra mondiale. Questa coincidenza è una chiave fondamentale per capire il testo di Conrad, come nota Simone Barillari, curatore e traduttore della nuova edizione de La linea d’ombra, appena pubblicata da Feltrinelli. In quei mesi d’inizio Novecento, il conflitto incombe in Europa e rappresenta un trauma...

Roger Casement. Il colonialista ribelle amato dagli scrittori

di Davide Orecchio Rare esistenze scintillano oltre la morte materiale e, mostrandosi nella chiarità di un aspetto biografico oversize, contaminano altre vite, costringono all'ascolto, al ricordo e al racconto. C'è davvero chi col morire s'incapsula in un'epica già commestibile perché uno di noi ubbidisca al piacere della testimonianza e prenda a trasmettere finché altri raccoglieranno il segnale per rilanciarlo nel mai farsi brace, né cenere, del fuoco che un tempo...

Buon compleanno, Sergio Pitol

  di Davide Orecchio Sergio Pitol compie 80 anni. Fioccano gli articoli e gli omaggi al più colto ed erudito degli scrittori messicani viventi, traduttore di Conrad, Gombrowicz, Nabokov, Austen e James, tra i primi a sperimentare l’autofiction, autore di racconti perfetti, romanzi indimenticabili, biografie letterarie, diari di viaggio. Un creatore di generi e “maestro involontario”, come riconosce lo spagnolo Enrique Vila-Matas: “Pitol mi ha aperto porte, mi ha mostrato sentieri della...

Post da altre vite possibili di D.O.

di Davide Orecchio STATUS DEL VERROBLOGGER E ora che sono il verro spero che il mondo abbia posto per me. Che ci sia spazio nel mondo per il verro attraverso i pensieri e desideri del verro. Che il mondo accetti il mio lavoro e riposo attraverso il mio pensare e desiderare lavoro, riposo. Per non dire di sogni e ambizioni. E se il mondo sarà anche il verro, troverà facile pretendere giustizia...

Come e perché nell’ultimo paragrafo si capisce quanto Cuore Di Tenebra sia molto molto meglio di Carnage

di Giuseppe Zucco Uscendo dal cinema – prima bisbigliandolo nel buio della sala, poi balbettandolo nel mite frizzare dell’aria ottobrina su viale Giulio Cesare, quindi sfiatandolo convinta mentre fa retromarcia per disincagliarsi dal parcheggio a lisca di pesce, semmai i pesci potessero contenere una lisca lunga un centinaio di metri – Valentina dice che Roman Polanski deve aver ideato il suo ultimo film, Carnage, tra lo stridore materiale e psichico...

Finzioni, autobiografie

di Stefano Gallerani Non si dà un’esistenza uguale ad un’altra e pure, come fossero destinate a cercarsi, se non a incontrarsi, d’improvviso due vite distanti tra loro nel tempo e nello spazio si trovano, diventano l’una il riflesso dell’altra. Che è esattamente quanto deve essere accaduto a un giovane Edward Wadie Said (1935-2003) nel momento in cui ha aperto per la prima volta i libri di Konrad Korzeniowski, alias Joseph...
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