di Federico Di Gregorio
Le cose materiali sono protagoniste nell’inizio del nuovo romanzo di Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, edito da Mondadori. Casa, ascensore, vestiti, scarpe, simboli del quotidiano e della discontinuità, uniti al mantra del parere popolare, per l’abbandono terapeutico delle cose materiali. Perché? Non ha senso, si dice l’autore: «Non riescono a capire che dai ricordi sono invaso».
di Maria Grazia Calandrone
Il libro Non superare le dosi consigliate di Costanza Rizzacasa d’Orsogna parla a ciascun lettore, instaura e intrattiene un dialogo privato...
di Gianni Biondillo
Mary Karr, Il club dei bugiardi, edizioni e/o, 2017, 413 pagine, traduzione Claudia Lionetti
L'intera opera di Mary Karr sembra dimostrare la semplicistica...
di Francesco Borrasso
La depressione è una terra continuamente esposta, è un luogo bagnato, umido, è portare una croce senza un gesto che possa farti...
di Gianni Biondillo
Alberto Rollo, Un'educazione milanese, 320 pagine, Manni editori, 2017
Come si forma una persona? Grazie a chi o cosa? I genitori, gli amici, gli...
di Gianni Biondillo
Amy Liptrot, Nelle isole estreme, Guanda editore, 2017, 258 pagine, traduzione di Stefania De Franco
Vivere nell'arcipelago delle Orcadi significa trascorrere l'infanzia e...
di Christian Raimo
Perché un libro lacerante, divinamente scritto, narrativamente vincolante come La vita dopo di Donald Antrim (Einaudi, pag. 185, euro 17) è passato...