di Ilya Kaminsky, Ludmila Khersonsky, Zarina Zabrisky, Elena Andreychykova
Una città in cui la gente continua ad andare all'opera, alle letture di poesie, nonostante i colpi d’artiglieria; in cui uno zoo ha riaperto da poco e un numero enorme di persone fa la coda per isolati per poter entrare e salutare gli animali. Il giorno della riapertura, una mucca ha partorito davanti alla folla. Il piccolo l’hanno chiamato Javelin, come l’arma anticarro portatile.
“Piantare un fiore nella terra bruciata” è il titolo della serie di appuntamenti con le tre poete ucraine Natalia Beltchenko, Iya Kiva e Oksana Stomina, che dal 18 al 24 novembre 2022 saranno in Italia per parlare della situazione nel loro paese e meditare su cosa significhi scrivere in tempo di guerra. Più sotto una descrizione dettagliata del tour, qui di seguito quattro poesie di Beltchenko tradotte da Pina Piccolo (non osavo guardare, poesia VI) e Marina Sorina (il sabato dei genitori, l'estate è finita).
Una lettera in borsa
di Shaima El Sabbagh, attivista e poetessa egiziana, uccisa dal regime il 24 gennaio mentre portava fiori rossi a piazza Tahrir,...
di Mia Lecomte, Rosanna Morace, Pina Piccolo
Julio Monteiro Martins era un poeta, un sognatore, uno scrittore. Costruiva utopie possibili e le alimentava con il...
SABATO 8 GIUGNO 2013 -
Dalle 10.00 alle 23.00 -
"Amico, se passi per Bologna
la donna con le mani protese..."
(R. Roversi)
- Il programma -
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Ore 10.00 Scuola...