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Le dinamiche del flame informativo

di Mario Bramè
Il flusso è piuttosto semplice: il giornalista cerca, insieme, di seguire e continuare ad alimentare l’interesse improvviso su un determinato argomento, il più delle volte circoscritto nel tempo.

Ma com’è bello andare in Vespa ( titolo che non c’entra un cazzo con l’articolo che parla di libri e mercato)

Il libro di Bruno Vespa e la “mucca sacra” dal latte avvelenato di Pasquale Palmieri   A volte pensiamo erroneamente ai libri come prodotti che stanno ai margini del grande mercato globale. Oggetti per pochi, insomma. Forse anche per questo gli attribuiamo un valore intrinsecamente positivo. Le prime attività commerciali a riaprire dopo la prima ondata di Covid furono le librerie, lo ricordiamo tutti. Con quel gesto, il governo riconosceva il loro...

Per l’abolizione della rassegna radiofonica dei giornali

di Giacomo SartoriQuando sono in Italia la mattina ascolto la rassegna radiofonica dei quotidiani. Addentando una mela autoctona mi lascio ipnotizzare come moltissime altri italiani dalle frasi monocordi del giornalista di turno che compita il tal articolo del tal giornale. In genere lentamente, come chi non è abituato a leggere in pubblico, e si sforza con più o meno successo di avere una dizione chiara. Come è noto i...

Due o tre cose che sto imparando con e su TQ

Giuseppe Zucco Breve storia tascabile della mia avventura in TQ. Ho seguito TQ dal primo vagito, dal primo stringato articolo apparso sulle pagine di un quotidiano nazionale. Per mesi ho setacciato giornali periodici siti blog per tenermi aggiornato e saperne ancora. Finalmente leggo i primi manifesti licenziati sul web – e la notte stessa, senza neanche aspettare che la lettura si cristallizzi nell’elenco dei punti deboli del discorso,...

Barbara Spinelli, Bernard-Henri Lévy, le proiezioni della stampa italiana

di Giacomo Sartori Se ho imparato qualcosa dalla vita, è che ogni critica che ci viene rivolta, prima ancora di dire qualcosa su noi stessi, è altamente rivelatrice su chi la formula. Se una persona ti accusa di essere un terribile avaro, è quasi matematico che sia lui il gran tirchione, o comunque qualche serio problemino di quel genere ce l’abbia. Idem se ti dice che sei un approfittatore, o...

Il Sole 24ore, i poeti e la poesia

Pubblico molto volentieri questo post di Azzurra D'Agostino ed il link ad una sua lettera sulla poesia indirizzata al caporedattore del Sole 24ore. Ho chiesto ad Azzurra se potevo dare visibilità a questo su gesto su Nazione Indiana, e lei ha acconsentito, per questo la ringrazio. Del suo discorso condivido tutto, e le riconosco una pacatezza e ragionevolezza dei toni necessarie, ma che, io, ad esempio, non sarei...

Il vuoto

di Christian Raimo Domenica scorsa apro il domenicale e vedo qualcosa di inedito: articoli di Luzzatto, Pedullà, Pacifico, De Majo, Ricuperati, Lagioia. Sono delle persone  con cui ho condiviso dei percorsi, sono intellettuali (storici, critici, scrittori, giornalisti, politici della cultura...) che per anni hanno cercato un terreno di confronto comune che non si è quasi mai dato; trovarli tutte insieme per la prima volta dopo tanto mi ha suscitato una...

Libero di scrivere balle

di Marco Rovelli Philip Roth, in un'intervista a Paola Zanuttini per il Venerdì di Repubblica, ha scoperto che Libero aveva pubblicato un'intervista in cui lui stesso, sì, proprio lui, criticava pesantemente Obama. Ma lui quelle cose non le aveva mai dette, né quell'intervista aveva rilasciato. Vale la pena di rileggere il brano dell'intervista in cui Roth manifesta la sua stupefazione e scopre la bufala. "Per caso, è insoddisfatto anche da Barack Obama?...

carta st[r]amp[al]ata n.3

di Fabrizio Tonello Questa settimana avrei voluto occuparmi di telefonini e di criminalità ma, purtroppo, sabato, il solito Daily Mail ha fatto irruzione nel mio tranquillo weekend e quindi dovrò rinviare l’analisi del problema di come 6 miliardi di esseri umani possano essere proprietari di 220 miliardi di iPod, cioè 36,66 iPod a testa. Io due ne ho, ma Vittorio Zucconi dovrebbe spiegarmi chi si è fregato gli altri 34...

Giovedì 6 settembre 2007, 13:37 : Diario chiude e volta pagina

Undici anni, un po' di storia, molti ringraziamenti e progetti per il futuro Mercoledì 23 ottobre 1996, allegato al quotidiano L’Unità, usciva il primo numero di Diario della settimana, che si autodefiniva giornale dedicato alla «buona lettura», all’inchiesta e al reportage. Dopo un anno Diario se ne andò da solo nel perigliosissimo mare delle edicole. Questo giornale è durato 567 settimane, cercando di fornire nel corso di undici anni la...
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