risultati della ricerca

neve

se non hai trovato quello che cercavi prova con un altro termine

La neve

di Paolo Marco Durante
Il coro dei bimbi intonava adesso, lontano, “Stille Nacht”. Si sentì stanco. Una stanchezza leggera, aggraziata, deliziosa. E profonda, quieta, misteriosa. Una sensazione singolare, nuova, mai percepita prima.

La regina della neve (seconda parte)

nella versione quasi fedele di Viviana Scarinci (la prima parte si può leggere qui.) Principi, principesse e ragazze virili Per farla breve Gerda, grazie all’aiuto del corvo e della sua fidanzata viene condotta a una verifica per lei emotivamente distruttiva: il ragazzo che ha sposato, come le ha riferito il corvo, la più intelligente delle principesse disponibili sul mercato delle fiabe, è Kay? A differenza di quel che si dice in giro,...

La regina della neve (prima parte)

nella versione quasi fedele di Viviana Scarinci   Molto spesso nelle favole di Andersen, come nelle favole di molti altri narratori,  c’è qualcosa di importantissimo da recuperare. Qualcosa che forse neanche c’era stato segnalato all’inizio della storia ma che sappiamo comunque perduto e che può anche non essere evidente. Lo intuiamo, ma  non è  chiaro in che modo sia la causa di tutto. Ne Il brutto anatroccolo ad esempio ciò che...

La più grande nevicata dal 1956

di Giuseppe Zucco     Perciò l’acqua preferisce la delicata neve, che l’aiuta ad avverare la sua speranza piú segreta: quella di fissare la forma di tutto ciò che non è acqua, le case, i prati, le montagne, gli alberi. Julio Cortazar   Ci vogliano le apocalissi per riempire le scalette dei programmi televisivi - così dopo avere battuto le molteplici piste della crisi economica e del naufragio della nave da crociera, vengo urgentemente spedito nelle estreme ramificazioni...

nengue…

di Orsola Puecher

Estrapolata da uno dei molti telegiornali del blizzard, l’apparizione, per uno strano caso sobriamente commentata, fra le nevi dei Monti Sibillini, l’epifania di questo signore molto anziano, diritto, elegante come un alpinista degli anni ’20, astratto, ironico e per nulla spaventato, che riprende orgoglioso il suo pellegrinaggio verso la meta del paesino di Corbar

Lo stato delle cose in Occidente II

di Massimo Rizzante «All’inizio il dono dell’arte si manifesta attraverso la malattia. A volte mi sento una creatura in cui coesistono innumerevoli spiriti: l’artista 1, l’artista 2, l’artista 3...» Di ritorno dal Sud Tirolo, trovo queste parole registrate da una voce umana nella mia segreteria telefonica. La riconosco: è quella di Nedko Serbajenov, un «essere scelto», un «eletto», un «veggente», un «pittore» sintonizzato con ’universo. Ogni sua opera possiede un suo stile....

El boligrafo boliviano 20

di Silvio Mignano Trovate il perimetro dell’allegria, la superficie della libertà, il volume della felicità... Quest’altro poi è un po’ troppo difficile per noi: Quanto pesa una corsa in mezzo ai prati? Gianni Rodari, problemi di stagione 11 giugno 2008 Il taglio della mano precipita, coltello opaco che fende il fluido, generando un’esplosione silenziosa di sfere tralucenti che mi vengono incontro, catturando e sparandomi in faccia la luce obliqua dell’ultima parte del giorno. Quattro, la destra, la sinistra,...

E poi con questa poesia ho fatto un aeroplanino

 di Zachary Schomburg traduzione di Marco Simonelli PIENO DI COLTELLI 1) La sua schiena è piena di coltelli. Sulle lame sono incise delle scritte. 2) La notte dorme a faccia in giù nel suo perimetro di gesso. 3) Ha dei problemi con i metal detector. 4) Alle feste di compleanno c'è sempre qualcuno che gli chiede educatamente scusi, mi passerebbe un coltello per tagliare la torta al cioccolato? 5) Preferisce stare con le spalle al...

La prima neve della tua vita

  di Gianni Biondillo  19.12.2001 venti mesi Imbufalita, improvvisa, sulle fronde sparute sull’asfalto accaldato e sui cofani, le luci, i cartelli, d’incanto (inaspettata e divina) ieri notte cadde la prima neve della tua vita. E fu subito stupore, sospetto, per noi sporgenti sull’orrido baratro del davanzale a gelarci le mani a scompigliare le chiome imbiancate delle pianticelle dormienti, e fu subito insondabile miracolo dei sensi, esplorazione archetipica del prodigio. Io c’ero e cannibale divoravo I tuoi occhi insaziabili. Ladro mi arricchivo del tuo primo surreale paesaggio, della tua bellezza raggiante elargita e dispersa alla...
Print Friendly, PDF & Email