fu veramente un errore grossolano
aveva bisogno di un cuore nuovo
e al suo posto gli misero una piccola ma potente bomba atomica
curiosamente l’ordigno funzionava alla bisogna
cioè pompava il sangue a guisa di muscolo cardiaco
ed il dottore, accortosi dello sbaglio disse al paziente:
“non prenda emozioni forti che succede una tragedia”
l’uomo inizialmente si incazzò parecchio
per questo caso di malasanità
poi si chetò che comunque almeno respirava
un giorno conobbe una ragazza assai carina
un poco bionda un poco no
si chiamava Clementina, come l’agrume mandarinarancio
se n’innamorò
le disse: “mi sono innamorato di te”
lei disse: “mi sembra una bella cosa perché anch’io di te”
lui disse: “però ci sta un problema”
“che tipo di tipo di problema?” chiese lei
“del tipo a fissione nucleare incontrollata”
“sei un fisico nucleare?”
“no, mi hanno ficcato una bomba atomica nel petto”
“interessante” disse lei “allora è meglio farla finita da subito, ciao me ne vado”
e si girò
e camminò
nel momento esatto in cui la prima lacrima toccò il suolo
fu l’inferno














Miglior trucco. Dico apparentemente perché, a parer mio, l’arma vincente dell’opera è stata proprio il maquillage ovvero l’arte dello svelare e insieme rivelare (nascondere, velare due volte) verità altrimenti disturbanti nella presa diretta. Per spiegare come e perché questo film non mi sia affatto piaciuto e soprattutto perché lo considero come l’ennesimo esempio di esperienza mancata mi sono necessari alcuni passaggi che spero non tedieranno il lettore.