di Franco Buffoni
Venerdì 8 gennaio si è tenuta a Roma una assemblea dei poeti inclusi nell’e-book Calpestare l’oblio. Su invito del curatore, Davide Nota, ho tenuto una relazione, che qui propongo per punti essenziali.
Oblio della memoria
1) Perché molti italiani si sentirono offesi, toccati nel sentimento profondo, quando chi attualmente siede a Palazzo Chigi propose di trasformare il 25 Aprile nella Festa delle Libertà? Perché la Resistenza fu anzitutto antifascista. Cercare di annacquarla in una generica festa delle libertà (riecheggiante per altro quel Popolo delle Libertà all’interno del quale sono confluiti i post fascisti) ebbe per loro il sapore di una beffa.
Questo naturalmente non cambia un dato storico ben noto: all’interno delle forze che diedero vita alla Resistenza, la componente comunista fu essenziale. E certamente non era uno stato costituzionale di diritto in senso liberale, moderno, europeo, quello che molti di loro sognavano in quegli anni tragici. Per altro è anche facilmente comprensibile che un giovane – che nel 1943 decide di rischiare la vita per fare il partigiano – voglia anche rimuovere la cause che produssero il fascismo, e abbracci la scorciatoia illusoria della rivoluzione.









