di Franco Buffoni
Qualche giorno fa mi è capitato di riordinare i primi numeri dello storico FUORI (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano). Proprio nel primo numero colpisce in modo particolare il bel reportage di Enrico Airone sul franchismo in Spagna.
Correva l’anno 1972, ero in Inghilterra per il dottorato (pure Mario Mieli era spesso in Inghilterra in quei mesi) e ricordo benissimo alcuni studenti spagnoli che non nutrivano alcuna speranza circa un possibile cambiamento della “situazione” nel loro paese. Troppo sigillato era il patto tra chiesa cattolica e franchismo. Dicevano: se Francisco Franco dovesse morire andrà al potere Carrero Blanco, non cambierà nulla. Io, italiano, mi sentivo al confronto fresco e giovane, lottavo per il divorzio, per la legge Basaglia, per quella sul cambiamento di sesso: potevo manifestare, scendere in piazza. Vivevo in una democrazia.


di Un funzionario
di Giacomo Sartori





di Massimo Gezzi