La materia del dire
su Spietate purezze di Cesare Cuscianna (commentario)
di
Lucio Saviani
ma la vera materia duole
e non sa dire
Quello che chiamano realtà
altro non è che il pallore dei fatti,
la loro patina insapore
solo quando la luce tace
viene il mostrarsi delle cose
tiepido effondersi tra le vite
contro l’azoto e i metalli del giorno
Esiste un versante notturno della parola; la regione buia, silenziosa, dai bordi vacillanti, incerti come il debole appartenersi della piccola fiamma e del suo cuore, oscuro e intangibile.
Questo versante nell’opera poetica è – nel suo senso più profondo – inquieto. E’ all’opera, scorre, pulsa, emerge, sprofonda e, lasciando emergere la parola, la pronuncia e passa sotto silenzio.





