di Christian Raimo
Sandro Veronesi qualche anno fa in un convegno sui Classici del Domani, quasi del tutto fuori contesto, parlava con veemenza male dell’editing. E fece un esperimento con il pubblico. Aveva preso un pezzo di V di Pynchon, a cui aveva previamente tolto molti degli aggettivi e degli avverbi, l’aveva fotocopiato e dato da leggere ai noi che lo stavamo ad ascoltare insieme al pezzo originale. “Ecco come mi sento quando mando il mio manoscritto alle case editrici”.




