Su La suora giovane di Giovanni Arpino
di Helena Janeczek
Vi avviso subito: la prenderò alla larga. Prima di parlarvi di La suora giovane di Arpino , voglio raccontarvi come ci sono arrivata. Perché credo che i ragionamenti che posso fare con voi su questo percorso di ricerca lievemente accidentato si inseriscono perfettamente nel progetto di queste lezioni e quindi possono essere utili o perlomeno interessanti, altrettanto interessanti di quanto proverò a dirvi sul libro scelto.
Quando Dario Voltolini mi ha invitata a partecipare a questo ciclo, io avevo in parte capito male. Avevo capito che si trattava di presentare la lettura di un qualsiasi libro del novecento italiano, dove la particolarità sarebbe derivata dal contesto non accademico e dalla libertà interpretativa che si prendono gli scrittori quando affrontano altri scrittori, anche i più illustri. Pensavo dunque a libri santi e canonici come Il partigiano Johnny o La cognizione del dolore, non perché santi e canonici, ma perché continuano ad essere libri che si incidono in chi li legge, punti di riferimento fondamentali.
Poi Giorgio Vasta mi ha informata che non erano esattamente i titoli ai quali avevano pensato. Preferivano che si scegliesse un’opera del novecento italiana dimenticata.
Dimenticata come?

Del Maestro Francesco Forlani

Di Andrea Inglese 

