di giuliomozzi
Bartolomeo Di Monaco, in un commento all’intervento di Antonio Moresco Cosa è successo nel frattempo?, scrive:
Allora si dovrebbe fare una sola cosa, che richiede coraggio, perseveranza e sacrificio, anche economico.
Moresco, Scarpa, Benedetti, Montanari, e altri che frequentano N.I, anche Mozzi, che già sta facendo cose egregie in Sironi, se la sentono di mettere fuori un po’ di soldi, sottraendoli allo stipendio del proprio lavoro (immagino che siano impiegati da qualche parte; non credo vivano col ricavato dei propri libri) e fondare una Casa editrice che realizzi il loro progetto?
Per fare questo devono essere consapevoli:
– che lavoreranno, forse per sempre, in perdita,
– che dovranno terribilmente organizzarsi per sfondare sulla distribuzione;
– che il loro sacrificio di tempo e di denaro dovrà resistere alle difficoltà di ogni tipo e protrarsi negli anni.
A una proposta come questa io rispondo: sì.


Ecco: parte una canzone degli Aerosmith (magari quella usata in Armageddon), oppure, che ne so, Tiziano Ferro, una qualsiasi hit del momento, o roba un po’ più sofisticata, insomma qualunque stronzata ritenuta capace di far salire la temperatura emotiva del pubblico.
Cari amici,