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antisemitismo

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L’invenzione del nemico. Le pratiche discorsive antisemite nel Cimitero di Praga di Umberto Eco

Di Giovanni Palmieri   Un bel giorno Perceval, smemorato di sé al punto da non ricordare più neanche Dio né i giorni della settimana, se ne andava in giro armato di tutto punto nel giorno del venerdì santo. Incontrando una compagnia di tre cavalieri che scortavano dieci donne ed erano disarmati in segno di penitenza, viene rimproverato da costoro per aver indossato le armi nel giorno della morte di Cristo. Uno...

Ineguaglianza sociale, razzismo, neofascismo: sui fatti di Tor Sapienza

di Andrea Inglese .1. “Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.” Così recita un passo del Vangelo di San Matteo. Nella sociologia statunitense si parla di Matthew effect, per designare quella legge sociale, verificata nell’ambito della ricerca scientifica o dell’apprendimento, per cui chi parte con un vantaggio non farà che cumularlo rispetto a dei soggetti concorrenti, che muovono...

Il tempo congelato della politica israeliana

Otto anni fa scrissi su NI questo pezzo. Riguardava la politica di "rappresaglia" scelta da Israele in Libano contro Hezbollah. Basterebbe cambiare alcuni nomi e alcune date, per rendere queste riflessioni sinistramente attuali. Hamas al posto di Hezbollah, Gaza al posto di Libano, 2014 (o 2009) al posto di 2006.Come se nulla fosse accaduto. Tempo congelato. Coazione a ripetere. Due cose solo modificherei. La prima riguarda il principio della...

16 ottobre 1943. Il rastrellamento nel Ghetto di Roma nel racconto di Debenedetti

di Giacomo Verri Settant’anni fa l’incubo nel Ghetto romano. In presa diretta Debenedetti scriveva un libro sveltissimo e luminoso, 16 ottobre 1943, una tra le più sentite testimonianze della tragedia che si perpetrò il 16 ottobre del 1943 nei confronti della comunità ebraica. Quel giorno 1024 persone vengono prelevate tra le vie, nelle case, negli esercizi. L’azione è capillare, un lavoro fino che trecento SS compiono abitazione dietro abitazione, seguendo...

“Gli italiani sono bianchi?”

di Tatiana Petrovich Njegosh Soltanto ci si confonde con chi ci assomiglia, da ciò la necessità di mantenere netta separazione fra le due razze bianca e nera.(Alessandro Lessona a Rodolfo Graziani, 5 agosto 1936) Il razzismo fascista segna una svolta cruciale, sia per l'affermazione di un razzismo di stato, sia per la costruzione della 'bianchezza' e 'arianità' dell'uomo “nuovo” italiano, prima con il divieto della mescolanza razziale nelle colonie (il Regio...

I Palestinesi, un popolo di troppo – Intervista a Jeff Halper (1)

a cura di Lorenzo Galbiati - traduzione di Daniela Filippin Jeff Halper, ebreo israeliano di origine statunitense (è nato nel Minnesota nel 1946), è urbanista e antropologo, e insegna all’Università Ben Gurion del Negev. In Israele ha fondato nel 1997 l’ICAHD, Israeli Committee Against House Demolitions ( www.icahd.org ), associazione di persone che per vie legali e con la disobbedienza civile si oppongono alla demolizione delle case palestinesi,...

La costruzione del razzismo

di Étienne BALIBAR (il primo articolo di questa serie è uscito qui, a.i.) 1.Il razzismo tra storia e avvenire Perché classifichiamo una serie di comportamenti sotto la comune categoria di «razzismo»? Per quale motivo un insieme di discorsi, estremamente diversi tra loro, che tendono a isolare, a stigmatizzare, a minacciare, a discriminare dei gruppi umani o sociali, sono considerati come razzisti? Perché qualifichiamo come «razziste» pratiche differenti -- alcune spontanee, altre...

Variazioni Meridiano – 7: Andrea Raos

“L’entytà maffiosa”. Una storia da ridere. (KarmaRoma remix) (Questa storia da ridere si svolgeva tanti, tanti anni fa:) Alcuni Stati stranieri si rifiutavano persino di utilizzare il nome ufficiale, Ytalya, e insistevano a chiamarla “l’entytà maffiosa”, semplicemente, come a negarne l’esistenza. Insistevano bene su ogni sillaba nel pronunciare quel nome, fino a farlo soffiare come un serpente in trappola. Il fatto stesso che la “democrazia” detta “Ytalya” esistesse era per...

“L’entytà maffiosa”. Une histoire drôle.

di Andrea Raos a Laura P., appena nata, già sciacquata in Arno. (Cette histoire drôle se déroulait il y a bien longtemps:) Certains États étrangers refusaient même d'utiliser le nom officiel, Ytalya, et persistaient à l'appeler “l'entyté maffieuse”, tout simplement, comme pour en nier l'existence. Ils appuyaient bien fort sur chaque syllabe en prononçant, jusqu'à ce que ça siffle comme un serpent furieux, piegé dans la nasse du chasseur. Le fait même...

Perché ho firmato l’appello

di Gianni Biondillo Innanzitutto una premessa necessaria: in questi giorni ero fuori Milano, senza alcun accesso ad internet. Se non ho risposto nei commenti ciò è dovuto alla mia assenza forzata. Solo ora riesco ad accendere il computer e solo ora vedo quanto l’appello da me postato abbia avuto centinaia di commenti. Così come ho solo ora visto la serie di post, altrettanto commentati, che fanno da corollario a...

La Shoah della cultura italiana: un bue sulla lingua

a cura di Tina Nastasi e Antonio Sparzani Oggi è la giornata della memoria di uno dei fatti più gravi cui gli europei hanno assistito nel Novecento, alcuni da atroci protagonisti attivi, altri da vittime, altri da spettatori più o meno impotenti: la persecuzione e lo sterminio di massa degli appartenenti al popolo ebraico (senza dimenticare che sorte simile ebbero altre non meno sfortunate categorie, comunisti, omosessuali, disabili, zingari, e...
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