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Matteo Meschiari

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Essere Paul Shepard. Verso un’ecologia del collasso

    È da poco stato pubblicato in Italia da Meltemi Teneri Carnivori di Paul Shepard, fondamentale saggio uscito per la prima volta nel 1973. «L’Antropocene, cognitivamente parlando, è proprio questo: l’esposizione all’assurdo, l’accettazione dell’aporia, la pratica pericolosa e accidentata di una complessità anti-intuitiva. The Tender Carnivore and the Sacred Game è un generatore di scenari di previsione che educa a questo sforzo quasi impossibile: conciliare la nostra natura selvatica con un...

TINA. Storie della grande estinzione

      Per Aguaplano è uscito recentemente TINA. Storie della grande estinzione. TINA è un autore collettivo coordinato da Matteo Meschiari e Antonio Vena; come prima esplorazione del libro, ospito qui un vasto contributo di uno degli scrittori coinvolti nel collettivo: Stefano Trucco.     STEFANO TRUCCO Io e TINA   'Stefano, questa cosa qui sembra fatta per te'. Ricordo perfettamente in che stato ero quando un amico mi segnalò, l'autunno scorso, che qualcuno stava cercando autori per...

Antropocene fantastico

      In questi giorni è uscito nelle librerie Antropocene fantastico. Scrivere un altro mondo, il nuovo pamphlet di Matteo Meschiari, pubblicato da Armillaria. Ne ospito qui un estratto in anteprima, tratto dal capitolo Kairocene.   KAIROCENE - RIFONDARE IL TEMPO   Quale passato si annida nel futuro? In che cosa Paleolitico e Antropocene si somigliano? La parola Antropocene è irritante, un’irritazione che viene essenzialmente dalla sua proteiforme adattabilità ai contesti, dalla sua eccessiva carica di seduzione e facilità...

Matteo Meschiari: Il treno per Ballachulish

    «nel mondo ghiaioso bruciato  nel mondo vago nel mondo verde ramarro del venerabile Kutkh il Corvo del Cosmo.»   Il Treno per Ballachulish di  Matteo Meschiari è il settimo libro dei Cervi Volanti, la collana che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata (esoeditoria), evidenti nella loro invisibilità e indirizzati a chi saprà ospitarne l’implicita consegna; libri sfollati, col solo intento di essere...

La radice dell’inchiostro. Dialoghi sulla poesia (seconda parte)

  NOTA INTRODUTTIVA   Vincenzo Accame, Récit (La Nuova Foglio, Macerata 1976)   «Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.» (Avot 2,21)   Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento. Una nota appuntata altrove...

Nei giorni ultimi negli ultimi tempi. Matteo Meschiari: Finisterre

  Per la Nino Aragno Editore, nella collana I domani (curata da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa e Laura Pugno), è uscito recentemente Finisterre, poema epico di Matteo Meschiari «composto oralmente e poi trascritto». Annota Laura Pugno nell'introduzione al volume: «Ragionare, finché dura, sull’Antropocene è il compito che Meschiari si è prefisso in opera, e che pratica anche qui, un "pensare attraverso la terra", con l’augurio "che il terreno sia complessità della mente", e che...

Appunti estivi

di Francesca Matteoni Land’s End - Cornovaglia Così la terra finisce nel granito a picco sull’oceano. Là sotto le onde coprono e scoprono scogli aguzzi, la rovina di imbarcazioni e vite nei secoli. Le leggende dicono che fossero le streghe, sedute sulle sporgenze e le rocce di Land’s End, a far naufragare le navi e poi inviare i loro famigli canini a divorare le anime dei marinai annegati. Le possiamo immaginare...

Tre montagne

di Matteo Meschiari La donna e il cacciatore salirono a Ospitale, a Croce Arcana, svalicarono il crinale, scesero nelle regioni deserte ed entrarono nel castagneto. Il verde era liquido, i rovi sembravano alghe. Sara vide Enrico e il cacciatore le disse, guarda, è lui, ecco, spogliati, sciogliti i vestiti, va’ da lui. Sara sciolse i vestiti, ed Enrico giacque su di lei. Per ore rimase su di lei, e lei lo abbracciava...
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