di Paolo Marco Durante
Il coro dei bimbi intonava adesso, lontano, “Stille Nacht”. Si sentì stanco. Una stanchezza leggera, aggraziata, deliziosa. E profonda, quieta, misteriosa. Una sensazione singolare, nuova, mai percepita prima.
nella versione quasi fedele di Viviana Scarinci
(la prima parte si può leggere qui.)
Principi, principesse e ragazze virili
Per farla breve Gerda, grazie all’aiuto del corvo...
nella versione quasi fedele di Viviana Scarinci
Molto spesso nelle favole di Andersen, come nelle favole di molti altri narratori, c’è qualcosa di importantissimo da...
di Giuseppe Zucco
Perciò l’acqua preferisce la delicata neve, che
l’aiuta ad avverare la sua speranza piú segreta:
quella di fissare la forma di tutto ciò che...
Estrapolata da uno dei molti telegiornali del blizzard, l’apparizione, per uno strano caso sobriamente commentata, fra le nevi dei Monti Sibillini, l’epifania di questo signore molto anziano, diritto, elegante come un alpinista degli anni ’20, astratto, ironico e per nulla spaventato, che riprende orgoglioso il suo pellegrinaggio verso la meta del paesino di Corbar
di Massimo Rizzante
«All’inizio il dono dell’arte si manifesta attraverso la malattia. A volte mi sento una creatura in cui coesistono innumerevoli spiriti: l’artista 1,...
di Silvio Mignano
Trovate il perimetro dell’allegria,
la superficie della libertà,
il volume della felicità...
Quest’altro poi
è un po’ troppo difficile per noi:
Quanto pesa una corsa in mezzo...
di Zachary Schomburg traduzione di Marco Simonelli
PIENO DI COLTELLI
1) La sua schiena è piena di coltelli. Sulle lame sono incise delle scritte.
2) La notte...
di Gianni Biondillo
19.12.2001
venti mesi
Imbufalita, improvvisa,
sulle fronde sparute
sull’asfalto accaldato
e sui cofani, le luci, i cartelli,
d’incanto (inaspettata e divina)
ieri notte cadde
la prima neve della tua...