di Francesco Dezio
Ho tempo. Ho tutto il tempo che voglio. Sono tornato disoccupato. E domani ho un colloquio di lavoro. Staremo a vedere. Mettiamo sempre le mani avanti…Per farla breve io e il tipo ci siamo mandati reciprocamente affanculo stamattina, e tu hai trentatreanni sei vecchio (veeecchio, veeecchio) e qui bisogna trottare e quello che mi produci tu in due giorni io lo faccio in un'ora e...
di Giorgio Falco
Io sono Renata Mazzoleni, mi occupo di credito dal 1985. Ho 46 anni, lo dico senza problemi. Staremo assieme per parlare un po’ di credito.
Io lavoro in una grande azienda, un’assicurazione leader di cui non faccio nome, che s’occupa di fidi, affidamenti e tutto il mondo credito. Da alcuni anni coniugo la mia attività aziendale con quella di consulente formazione e così eccoci qui a parlare un...
di Alessandra Amitrano
Ho ricomprato il test di gravidanza ma esito da quattro giorni.
Non posso più prendere tempo.
Mi scappa la pipì. La faccio sulla striscetta.
È blu. Cazzo è blu.
Mi vuole restare dentro. È forte, è più forte di me. Forse fa parte dei desideri che non conosco, gli stessi che si insinuano nelle mie fughe e se la comandano. Mi sta dicendo di fermarmi, di farlo... di non farlo più...
Ma...
Note sui recensori di romanzi
di Tiziano Scarpa
Nessuno, credo, si sognerebbe di dire che Linus o Albertino sono musicologi, né critici musicali. Loro per primi, ne sono convinto, rifiuterebbero queste qualifiche. Le considererebbero indebite, esagerate. Linus e Albertino sono due deejay.
Da dove viene il termine deejay? L’etimologia spiega che si tratta di un’abbreviazione di jockey of the disc: “fantino del disco”. I presentatori radiofonici salgono in sella a un disco...
di Riccardo Ferrazzi
Su “Stilos” dell’8 febbraio Gianni Bonina esordisce così: "Vizinczey osserva che la maggior parte delle persone non può vedere meriti artistici in romanzi che contraddicano le loro opinioni". E più avanti, rifacendosi ancora a Vizinczey supportato nientemeno che da Unamuno, arriva a dire chiaro e tondo che il romanzo deve consolarci e non inquietarci, e ci piace di più se ci conferma nelle nostre opinioni.
Con la solita...
di Paolo Pecere
«Sono le dieci. Non mi chiama. Dice che sono obeso. Perché fa così?», disse il suo amico G., cercò di sospirare mentre sbadigliava, poi allungò le gambe sul divano. «Lo sai che è fatta così», disse P. Poi cominciò a ripetere cose già dette, sulla loro storia, per rendersi utile.
G. si era addormentato.
P. uscì lasciandolo sul divano. Doveva andare a San Pietro, il papa...
di Iosif Brodskij
( Il saggio di Brodskij verte sul romanzo di Kis apparso in italia con il titolo I leoni meccanici, traduzione di Martina Novak Suffada e Postfazione di Nicole Janigro, per Feltrinelli nel 1990. A. I.)
Quando, dopo grandi difficoltà, questo libro fu pubblicato per la prima volta nel 1976 a Zagabria, in Jugoslavia, venne immediatamente aggredito sulle pagine dei giornali dagli esponenti “stalinisti” che allora costituivano il...
Corso di aggiornamento in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento
primavera – autunno 2004
Sala riunioni I.T.I. Marconi
Via P. Monti S. Ilario
Rovereto
“Il ciclo sul romanzo, diviso in sette sezioni, che non sono altro che sette modi possibili di esplorare il suo territorio, è stato concepito con un duplice intento: dare la parola non solo agli specialisti, ma anche ai narratori, ai romanzieri stessi, i quali...
Un confronto tra il romance e Jacques le Fataliste di Diderot
di Andrea Inglese
Nel frattempo un mutamento importante è avvenuto, tale da distinguere senza difficoltà il caso del romance medievale e rinascimentale rispetto al novel illuminista: se nel Lancelot o nell'Innamorato la molteplicità si pone (essenzialmente) sul piano delle storie, in Jacques le Fataliste essa si pone su quello delle voci narranti. Differenza, questa, sostanziale per la storia dei generi....
Un confronto tra il romance e Jacques le Fataliste di Diderot
di Andrea Inglese
In queste pagine proporrò una comparazione tra le tecniche narrative proprie del romanzo in prosa del '200 (il ciclo Lancelot-Graal) e del poema cavalleresco ferrarese del '400 (l'Orlando Innamorato e l'Orlando Furioso) con le tecniche narrative di un romanzo francese del '700, il Jacques le Fataliste(1) di Diderot. Due testi critici costituiranno i principali riferimenti per quanto...
di Andrea Raos
leggo un brano da Hans Henny Jahnn, Die Niederschrift des Gustav Anias Horn, 2 (Fluss ohne Ufer, III), 1936-1945:
«Il plancton nutre gli abitanti degli abissi. Nessuna luce vi penetra. Di conseguenza, non vi si trovano piante. Ma minuscoli cadaveri di animali e d'alghe scendono a pioggia in questa nera immobilità. Ciò che muore nell'acqua sotto il sole, lentamente sprofonda. Lì, nel profondo, è divorato. Miliardi di bocche...
Andrea Raos
...pensando che c'è un scrittore capace di questo :
"Ci sono molte possibilità, perché la provvidenza non ammette alcun limite", disse,
"ma trovare anche solo una probabilità che concordi interamente con la realtà, è al di sopra delle nostre forze. Non abbiamo alcun potere su ciò che è fuori di noi. Neppure sappiamo a cosa tutto ciò somigli. Non concepiamo incontri a distanza. La scena è...
di Antonio Moresco
Se provo a lanciare lo sguardo – e anche il cuore – lontano da dove sono ora, più avanti, molto più avanti, e provo a immaginare di avere già finito di scrivere Canti del caos, tutte e tre le sue parti, e anche alcuni altri piccoli esordi che mi sono messo a fantasticare in questi anni, e di avere magari ancora qualche anno di vita, l’unica cosa...
di Tiziano Scarpa
Dolcissimo tramonto sul mare, non è vero che la bellezza non tocca più le corde del cuore!
Spettabili ascoltatori pezzi di merda, non è vero che le offese lasciano indifferenti!
Inesistente dio porco, non è vero che la bestemmia è inerte!
Grazioso angioletto che vomiti patatine fritte e sperma semidigerito, non è vero che il disgusto non infastidisce più nessuno!
Krk zzffffffffff lmoq, prefolem nabodisto qwertyuiop!
Meravigliosa lingua italiana, non è...