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Sonia Caporossi

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La quadrilogia della fine di internet: il ritorno alla Fonte come superamento del collasso della techne

di Sonia Caporossi Canteremo la resurrezione dell’anima consumata nella tecnologia. La notte, il sogno, la visione e la connessione. E tutto ciò che sublima le nostre anime a un ordine superiore di conoscenza. (Manifesto del Connettivismo) Con la sua trilogia o, per meglio dire, quadrilogia della fine di internet, composta dai romanzi Sentieri di notte (2012), lo spin-off Partita di anime (2014), La casa degli anonimi (2014) e L’ultimo angolo di...

Grande Karma o il luogo dove il destino del Testo ha da compiersi

di Sonia Caporossi
L’ultimo romanzo di Alessandro Raveggi Grande Karma – vite di Carlo Coccioli (Bompiani 2020) fin dalle prime pagine sembra rispondere ad alcune linee ermeneutiche precise, al di...

Annotare il dolore. – Su “Taccuino dell’urlo”di Sonia Caporossi

di Antonio Francesco Perozzi Mi piace parlare di Taccuino dell’urlo (2020, Marco Saya Edizioni) di Sonia Caporossi in termini di dialettica e “impaludamento”, intendendo con questi i due diversi impianti di significazione all’interno dei quali si muove il linguaggio del libro. Mi pare – voglio dire – che il Taccuino possa leggersi come reazione del linguaggio allo stress provocato da due spinte poietiche separate ma dipendenti l’una dall’altra: la prima,...

Sonia Caporossi – Taccuino dell’urlo (Marco Saya Edizioni 2020)

Prefazione di Maria Grazia Calandrone La scrittura di Sonia Caporossi è mossa dalla necessità di comprendere filosoficamente il mondo, che si dà silenzioso nei suoi nessi, lasciando a noi il compito di decifrare la mappa di una realtà fatta di persone e cose che si muovono (e vengono mosse) stando in relazione. Uno dei modi possibili di interpretare la realtà è infatti seguire il filo di una relazione, come nel caso...

Covid 19 – Opinioni non richieste

di Daniele Ventre* Questa, ovviamente, non era una semplice influenza. Non lo era per una ragione tassonomica. Ci sono i virus influenzali (tipo H1N1) e ci sono i coronavirus, come quelli che provocano il raffreddore comune nel 17% dei casi. Ho citato il virus influenzale H1N1, perché è ben noto, per due varianti pandemiche particolarmente famose: la spagnola del 1916-1918 (fra i cinquanta e i cento milioni di morti) e l'influenza...

IL JOKER *

di Sonia Caporossi La tendenza al male presente in ogni uomo è il pervertimento del fondamento soggettivo dell’uso della libertà, che consiste nell’elevare a massima suprema del proprio agire la disponibilità a subordinare, all’occorrenza, il motivo della pura obbedienza alla legge ad altri motivi, ovvero gli interessi delle proprie inclinazioni sensibili. I. Kant Com’è che dite voi? Io sono l’Apocalisse. Io sono l’allucinazione espressionistica del nulla da vedere, al cinema e in TV, nei fumetti e nei romanzi d’avventure....

Hypnerotomachia Ulixis. L’ultimo naufragio di Ulisse (Carteggi Letterari 2019)

di Anna Maria Curci Viaggi dai confini dilatati fino al limite del sopportabile, sogni e incubi in alternanza e, talvolta, perfino in alterco, cozzare di visioni in una contesa che zampilla da fonti-passioni copiose, esterne e interne: alla composizione, al gioco reciproco e alla contaminazione di questi elementi la scrittura di Sonia Caporossi non è nuova, e i racconti di Opus metachronicum, volume uscito nel 2014, ne sono un esempio...

Critica dell’ultracontemporaneo: Sonia Caporossi, Da che verso stai? e La Parola Informe

Intervista di Gianluca Garrapa Il lavoro critico e antologico di Sonia Caporossi si è esplicato negli ultimi due anni attraverso i seguenti volumi, Da che verso stai?, il cui sottotitolo è, evocativamente, Indagine sulle scritture che vanno e non vanno a capo in Italia, oggi (Marco Saya Edizioni 2017), e l’antologia La Parola Informe, esplorazioni e nuove scritture dell’ultracontemporaneità (Marco Saya Edizioni 2018). Ho cercato in questa intervista di far...

Il tramite e il filtro – Sulle erotomaculae di Sonia Caporossi

di Enzo Campi In linea di massima e per quel che mi riguarda, basterebbe dire che quest’opera è costituita da una serie di poesie erotiche o, se preferite, aggiungere un’etichetta di genere: «omoerotiche», e il discorso sarebbe già chiuso. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro. Non tanto per lo specifico dell’opera di cui qui si vagheggia, ma per il «genere» che, nella maggior parte dei casi, rasenta i territori...

Erotomaculae

di Sonia Caporossi Le tue mani muschi estatici del senso papille del terzo occhio addormentato le tue mani, ora mi lisciano come fossi un gatto arruffato e piegano i silenzi dei nostri rancori passati come fossero spighe del sonno che s’inchinano ad un vento impietosito i guanti eburnei della tua pelle e tutte le carezze del tuo respiro che effonde su di me la ritmica dell’attimo ricercano sul mio corpo i segni del futuro esitando sul velluto del vulcano a cono baciando l’epidermide...

Le concrezioni e i precipitati del senso nella poesia di Martina Campi *

di Sonia Caporossi Sette giorni in ospedale. Sette giorni di odissea e smarrimento, di caduta a picco nei meandri stordenti della propria identità franta. La stessa durata del viaggio di Dante nei tre Regni. Lo stesso periodo della Genesi.  E in questa sorta di Bildungsroman in forma di poemetto, per certi versi quasi mistico ma anche molto legato al verumfactum delle proprie concrezioni di realtà, si raddensa la dimensione esperienziale messa...
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