di Walter Nardon La corriera frenò in modo brusco, andando quasi a sbattere contro il cestino posto accanto al palo della fermata: l’autista era nuovo. I passeggeri già in piedi oscillarono aggrappandosi chi a un sedile, chi alla propria valigia.
di Walter Nardon
Si definiva una donna semplice e certo, osservando la gamma del suo abbigliamento, lo poteva sembrare; ma i suoi desideri, tendendo com’è nella loro natura a realizzarsi, suggerivano di completare il quadro con dettagli più nitidi, recuperando elementi che aveva liquidato in fretta come trascurabili.
di Walter Nardon «Che cosa vuoi che ti dica?» fece Erin, «è stato come trovarsi in un hangar, davanti a una tenda di velluto nero. Ho spostato appena la tenda con la mano ed è apparsa un’aula colossale, scura e vuota...
di Walter Nardon
Erano le sei meno un quarto. Se avessero saputo resistere all’abbagliante richiamo cinematografico pomeridiano e alla sua indulgente penombra avrebbero avuto un...
di Walter Nardon
Beh, almeno il traffico era sopportabile.
Hermann guidava in seconda corsia, direzione Venezia, cercando un po’ di conforto fra i capannoni industriali e...
di Walter Nardon
«Perché leggere e scrivere libri?» Davanti allo studente che pone questa domanda, la tentazione di rispondere in modo tradizionale è irresistibile: allungare...