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Bacheca di aprile 2006

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32 Commenti

  1. Tic & Jazz

    a Roma

    Jazz-reading da “Tic” di Emanuele Kraushaar

    Voce: Massimo Onesti

    Note: Ivan Vicari

    5 aprile – 21.30

    all’Angelo Mai
    Laboratorio aperto di arti e culture
    via degli Zingari 13 o via Clementina 2 (ingresso senza barriere)
    nel cuore del rione Monti, fermata metro B Cavour (Roma)
    angelomai@fastwebnet.it

    L’attore Massimo Onesti legge alcuni brani da “Tic” di Emanuele Kraushaar (Atì Editore).

    Al pianoforte Ivan Vicari.

    Tutto questo il 5 aprile a Roma nel suggestivo teatro dell’Angelo Mai nel cuore del rione Monti (via degli Zingari, 13).

    Per farsi un’idea su http://www.emanuelek.it si può ascoltare il racconto “La qualità della vita”.

  2. Scusate l’uso personale di questo spazio, ma volevo solo chiedervi se avete qualche notizia di Italia Roto Party, alias Rotowash, un commentatore “very popular guest” di cui si avverte pesantemente la mancanza da un po’ di tempo. Sono seriamente preoccupato per lui, non vorrei che di fronte all’alternativa tra l’oblio e imparare a scrivere in italiano avesse scelto la prima soluzione, negandoci il conforto del suo acume e delle sue proposte “vivificanti”. Rotolone, ti prego, ritorna, qui è un vero mortorio senza le prelibatezze del tuo fertile intelletto. Torna, ‘sto uèbb aspetta a te!!!

  3. se qualcuno avesse sequestrato Saviano, ridatecelo, le nostre palpebre sono in cerca delle sue parole!

  4. ioinvece vorrei sapere dov’è finita mag, temperanza, wowoka, etc…non è che sono stati esiliati?

  5. No, no, sono solo stati condannati dal Tribunale Indiano a un terribile ergastolo da scontarsi fuori dal web, nel mondo…
    :-)

    (A.p.g.s. :da informazioni assunte – direttamente dagli interessati- in questo periodo Temperanza e Wovoka stanno lavorando moltissimo e non hanno tempo per dedicarsi ai commenti come vorrebbero. Mag invece recentemente si è appalesata).

    Legenda: a.p.g.s. : A Parte Gli Scherzi.

  6. richiesta. me piascerebbe avè un comento sur mio blogg http://lucianofreud.splinder.com de la dottoressa liperini,der dottor serino, der dottor angelini e der dottor tizziano scarpa che nun so’ in che blogg scrive, potete quarcuno famme sape’ dove? grazie tantissime.
    sur mio blogg hanno fin qui comentato i seguenti scrittori de vaglia:
    dottor gianni biondillo, afezionatissimo,ce diamo der tu.
    dottoressa gemma gaetani, afezionatissima ce diamo der tu come ‘n padre co’ ‘a fijetta sua.
    dottor effefe detto francesco forlani o furlen.
    dottor franz kraspenahrr detto ufennwwankken
    dottor sergio garuffi.
    con l’occassione prego artri scrittori de vaglia de nazzione indiana e anche no de comentà sur mio blogg. grazie infinite e scusino e tantissime care cose a tutti.

  7. io sono la non dottoressa che avrebbe da dire ai dottori sovracitati qualcosa:
    Biondillo!!! sai già cosa devo dirti?a te ma anche a Giovanni Chouck e atutti gli operatori all’interno dell’editoria, critica letteraria, e atytività autorale che preveda l’uso dello strumento conferenza rivolta ad un pubblico pressochè inerme.
    non posso essere sincera e cortese nello stesso tempo. quindi ditemi voi quale opzione scegliete

  8. riscrivo piu’ correttamente per gli amanti dello stile:
    Sono la non dottoressa che avrebbe dasottoporre ai dottori sovracitati alcune riflessioni:
    Biondillo!!! sai già cosa devo dirti? ma anche a Giovanni Chouck che ho già informato e a tutti gli operatori all’interno dell’editoria, critica letteraria, e attività autorale che preveda l’uso dello strumento conferenza rivolta ad un pubblico pressochè inerme.
    non posso essere sincera e cortese nello stesso tempo. quindi ditemi voi quale opzione scegliete.

  9. Mag, scusa, non ho capito la domanda… (cioè: era una domanda? In che senso “so già” cosa devi dirmi?)

  10. l’altra sera alla libreria terzo mondo, ti mandato un saluto da uno dei soci, non da Giorgio che non c’era e nemmno da Antonio che era impegnato conte….il terzo.

  11. no perchè sono andata a letto, pero’ gianni ascolta, vedo che stai prendendo di mira la mia zona, praticamente tutte le settimane sei nella bergamasca a presentare il tuo libro e a parlare di Pasolini.
    cosa devo fare per evitare alla popolazione due ore di conferenza che produce effetti catatonici sulla collettività e ammorbamento generale?
    Parli bene, sei preparato e tutto, ma ti prego, evita i fiumi autoreferenziali e che dimostrano che ami la tua voce.
    preferirei che tu queste cose che dici, le dicessi in maniera meno conferenziale, piu’ conviviale, magari bevendo un bicchiere con i convenuti e lasciare che loro spontanemanete ponessero delle questioni, se non è veramente una cosa mortale.
    questo non solo per te, ma per tutte le conferenze, è proprio la forumla conferenza che ormai secondo me è superata.
    per esempio, i ragazzi di Ni, quando hanno organizzato quell’evento al teatro per parlare di Deleuze, vedi che ahho trovato una formula molto indovinata per attirare l’attenzione, e per cercare nuovi metodi, interattivi, multimediali, sperimantali per rappresentare l’anima dell’autore.
    sono convinta che Pasolini si presterebbe ad essere animato nelle forme piu’ disparate, essendo appunto lui stesso uno sperimentatore.
    quindi che un ‘innovatore , uno sperimentatore, un vero avanguardista e intellettuale non venga ricordato con la dovuta creatività e origianlità mi sembra un po’ un delitto.
    perchè è già aquisito nel comune senso collettivo come patrimonio culturale, quindi elaborlo solo con un libro e poi citare lo stesso libro che cita un autore diventa dal punto di vista lettarario e artistico un’operazione etropica.
    credo di aver espresso un opinione in modo costruttivo, considerando anche che vivo un periodo di refrattarietà a tutto cio’ che uccide la cultura.
    domanda a te e agli altri:
    cos’è la cultura?

  12. Ma, Magda, tu c’eri l’altra sera?
    Abbiamo iniziato a parlare seduti ad un tavolo, mangiando un tagliere di salumi, proseguito seduti su una poltrona, terminato con una sigaretta in bocca. Ho chiacchierato con un paio di persone, e con una ci siamo scambiati l’email. (non ho venduto nessun libro, e non ho ricevuto nessun compenso. Anzi: mi sono pure pagato il treno!)
    Ma di quale “CONFERENZA” parli, scusa?

  13. Magda lucedeimiei occhi
    nun me fa piglia collera a Biondillo!!*
    effeffe
    *non attaccarmi Biondillo che dobbiamo vederci a Pasqua a Maddaloni

  14. @ Biondillo e effeffe.

    Se vi capita di passare davanti alla caserma, ammesso che ci sia ancora, sappiate che là dentro ho scontato i primi di due mesi di cella di rigore (di una lunga serie). Sapete già cosa fare, immagino. ;-)

  15. Gianni non t’arrabbiare lo so che non sei stato pagato e questo ti fà molto onore.
    Accetta questa piccola osservazione che ti faccio con l’affetto che provo per tutti gli indiani.forse sarebbe sufficente che i tuoi interlocutori siano preparati e ti interrompano ogni 15 minuti.Antonio per esempio, bello di mamma, è troppo riservato ed educato per dialogare con te che sei incontenibile.
    c’ero alla libreria terzo mondo, come c’ero alla Sormani quest’inverno con Zecchi Stefano, che certo non brilla per originalità per le iniziative culturali a MIlano.
    ho parlato pure a lungo con la sua addetta alle relazioni pubbliche che al confronto un impiegata del catasto è piu’ brillante.le ho formulato persino dei suggerimenti, ai quali lei meravigliata e sorpresa ha pensato.”perchè non ci ho pensato io che dovrebbe esere il mio lavoro?”
    provate a pensare delle modalità per rappresentare pasolini, o altri autori….

  16. la prossima volta facciamo cosi:
    ti vengo a prendere a milano e ti riporto, pero’ mi prometti di essere meno prolisso( che mi viene il prolasso) che poi ti pago pure da bere.ok?
    (non ti ospito perchè mi sembra troppo)
    :-)

  17. Ma io mica mi sono arrabbiato, Magda. Ma non capisco: c’eri l’altra sera? Se c’eri, perché non ti sei palesata? Con una domanda, una interruzione, non so… ;-)

  18. MAg sei strana, lo sai? Mi fai salutare da uno della libreria, perché, mi è stato detto, che non potevi esserci. Poi scopro che c’eri, in “incognito”. E non sei neppure venuta a salutarmi, dopo. Però vieni qui su NI a dirmelo.
    Io non ci sto capendo molto.

  19. guarda per esempio francesco: che gli frega a lui di sembrare colto e intelligente….evidentemente lo è se si permette di fare il jocker! ma non scassa la wallera al prossimo!
    la prossima volta mi attrezzo con qualche caramella che produca afasia, debitamente propinata all’oratore, che all’improvviso produrrà l’effetto pesce.
    Gianni-Pesce.
    io Orata e tu?

  20. perchè siccome non la smettevi piu’, si presupponeva che avrei dovuto aspettare almeno un’altra ora per dirti:”ciao, sono la Magda”.quindi sono andata, incaricando di salutarti, che tanto, t’avrei ritrovato qui, senza senza effetto audio.

  21. Magda, fossi in te non mi rallegrerei così tanto. Pensa al vate cieco e al suo, purtroppo, inascoltato ammonimento: “Timeo indianos et conferentias tenentes”. Allerta i tuoi “nobili” concittadini, piuttosto! ;-)

  22. i miei nobili concittadini, che iniziano a interessarsi di cultura, memori delle tradizioni costituite da ora et labora condite con polenta , malta, e spirito santo,affacciandosi a questa tipologia di ottundimento, credo che autonomamente torneranno a rifugiarsi nella cultura del Bepi canoro che professa uno stile basato sul pane, mattone e f…….
    che peccato…..e io che sognavo una padania evoluta affrancata da Bossi e da Ruini.

  23. In Italia un neolaureato è una specie di “lebbroso” che viene ignorato e tenuto lontano dalle aziende ed è allo stesso tempo un “angelo” costantemente corteggiato dalle agenzie formative e da master super costosi.
    Una volta che ti formi, pensi di essere preparato, ma quando scendi sul “campo”apprendi che l’incantesimo perde effetto e ridiventi un “lebbroso” per il mercato del lavoro.
    Spedisci centinaia di curriculum e lettere di presentazione che svaniscono come bolle di sapone contro un “muro di omertà”, poiché siamo un paese di grandi scrittori, di seri professionisti e amanti delle buone maniere non possiamo sprecare le nostre forze per scrivere due righe di risposta ad un giovane.
    Affermare che il nostro paese creda nei giovani e diventato un bellissimo spot o una barzelletta che va di moda. Noi giovani piuttosto che essere il futuro, la continuità delle idee e dei progetti degli “adulti”, siamo un fardello della macchina produttiva che in ogni settore e area di attività deve andare avanti, e non si può assolutamente arrestare.
    Si correrà sempre più velocemente, si avrà l’illusione di crescere, in realtà, l’unica cosa che crescerà nel nostro paese sarà una popolazione senza diritti. Una popolazione di “non cittadini”.

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