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Extraterrestrial activity #4: Sci-Fi

earth with debris

di Tracy K. Morris

Non ci saranno margini, ma curvature.
Linee nitide rivolte solo avanti.

Alla storia, dorsale coriacea e angoli
vivi, subentrerà la sfumatura,

Come quando i dinosauri lasciarono il posto
A masse su masse di ghiaccio.

Le donne saranno donne, sebbene
La differenza irrilevante. Il sesso

Sopravvissuto a ogni minaccia, appagherà
Solo la mente, che sarà poi il luogo preposto.

Come sballo, balleremo per noi stessi
Davanti a specchi tempestati di faretti d’oro.

I più vecchi riconosceranno quel brillare
Ma la parola sole sarà stata riassegnata

Al Dispositivo Standard Neutra-Uranio
Disponibile nelle abitazioni e case di riposo.

E sì, vivremo tutti più a lungo, grazie
Al consenso popolare. Senza peso, scardinati,

A eoni dalla nostra stessa luna, alla deriva
Nello spazio tenebroso, che sarà, una volta

Per tutte, scrutabile e quieto.

 

*

 

“Sci-Fi” è un testo di Tracy K. Harris (1972) tratto da Life on Mars, che nel 2012 ha ricevuto il premio Pulitzer per la poesia. Con The Body Question (2003) Harris aveva vinto il premio Cave Canem per il miglior libro d’esordio firmato da un poeta afro-americano. Insegna all’università di Princeton. (traduzione rm)

 

*

 

Nell’immagine: sunglint sull’Atlantico, con detrito.

 

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Renata Morresi scrive poesia e saggistica, e traduce. In poesia ha pubblicato le raccolte Terzo paesaggio (Aragno, 2019), Bagnanti (Perrone 2013), La signora W. (Camera verde 2013), Cuore comune (peQuod 2010); altri testi sono apparsi su antologie e riviste, anche in traduzione inglese, francese e spagnola. Nel 2014 ha vinto il premio Marazza per la prima traduzione italiana di Rachel Blau DuPlessis (Dieci bozze, Vydia 2012) e nel 2015 il premio del Ministero dei Beni Culturali per la traduzione di poeti americani moderni e post-moderni. Cura la collana di poesia “Lacustrine” per Arcipelago Itaca Edizioni. E' ricercatrice di letteratura anglo-americana all'università di Padova.
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