(una lettura di “Catastrofi d’assestamento” – Zona, 2011 – racconti di Giorgio Mascitelli)
di Sergio La Chiusa
“Come contemplo io questo spettacolo? Io che sono schivo e un po’ schifato, cioè sono schivato” si chiede il protagonista-narratore di “Traversata della città in festa (scemo di guerra)”, mentre osserva la massa chiassosa che anima il palazzetto dello sport, i cappellini tutti uguali, le riproduzioni in cartone di enormi mani colorate che si muovono sugli spalti, i “portaordini che passano parola dicendo la ola fate la ola”, i corpi che si scalmanano sulla pista secondo i comandi di un disc jockey, una di quelle “creature della notte spesso latrici di una grammatica biascicata e nominale”.











