di Paola Cantù
Un sabotaggio compiuto ai danni delle ferrovie francesi (SNCF) nella giornata dell’8 novembre 2008 sulla linea Paris-Lille ha creato una situazione di allarme e di forte disagio in Francia. La locomotiva che percorre i binari ogni mattina per verificare lo stato delle linee prima del passaggio dei treni ad alta velocità (TGV) si è imbattuta in alcuni tondini di ferro per cemento armato applicati al cavo di alimentazione elettrica delle locomotive. L’ostacolo ha danneggiato i pantografi della locomotiva, causando ritardi sulle linee ferroviarie. Le ricerche, inizialmente avviate dalla procura di Parigi e dalla SNCF, hanno visto in un secondo momento il coinvolgimento attivo della Sezione antiterrorista (SDAT) e l’arresto, seguito in diretta dalla televisione francese, di un gruppo di giovani sospetti in una fattoria di Tarnac, in Corrèze. È a questo punto che molti giornali hanno iniziato una campagna che trasformava i sospetti non solo in conclamati responsabili di sabotaggio, benché la loro responsabilità non fosse ancora stata dimostrata, ma addirittura in terroristi, allertando il paese di fronte alla minaccia anarchica.













