di Andrea Inglese
Una banale metafora per un soggetto idiota
Io sono un idiota, e un ignorante. Posso votare, certo, ma non devo osare pronunciarmi sulla politica economica del mio paese e tanto meno dell’Europa, di cui è parte il mio paese. Di politica economica io non posso parlare. Posso pronunciarmi, spericolatamente contro la privatizzazione dell’acqua, mettiamo. Anche se non ho un laurea in chimica o una formazione in gestione degli acquedotti. Ma se apro bocca sul capitalismo, mi si chiede imperativamente un master in macroeconomia. Dire che il capitalismo non funziona, per altro, non serve a niente. Sono i capitalisti più forsennati che, per primi, lo dicono. E se anche lo dicessi, non essendo io un capitalista forsennato, sembrerebbe che avanzassi, in modo puerile, un sembiante di critica. Ma è perfettamente inutile criticare il sistema capitalistico, perché per fare ciò bisognerebbe, nello stesso tempo, magari nella stessa frase critica, infilare una subordinata, che spieghi per filo e per segno quale sistema non capitalistico possa essere approntato, in alternativa (e con dovizia di dettagli). Per altri ancora, è ingenuo discutere sul sistema capitalistico e le sue idiozie: tutto è chiaro, e alla luce del giorno. Si attende solo, con un po’ d’impazienza, la rivoluzione mondiale sincronizzata.











