Ho chiesto a Maria Liguori di mandarmi per Nazione Indiana un piccolo estratto del libro da loro appena pubblicato Cittadinanza ferita e trauma psicopolitico di Adriano Zamperini, Marialuisa Menegatto. E qui la ringrazio. effeffe
Ecco un breve testo a testimonianza del lavoro di ricerca che un gruppo di psicologi ha realizzato sui fatti del G8. Tanto si è detto, del terribile che vi è stato in questa vicenda, e in questi giorni riviviamo emozioni,riformuliamo ipotesi e ci guardiamo le spalle. Maria Liguori
Introduzione
Di tutto si può dire del passato, tranne che sia passato
di
Adriano Zamperini e Marialuisa Menegatto
L’Italia è un Paese caratterizzato da innumerevoli conflitti tra memorie divise. Per citare solo uno dei più recenti volumi di storia contemporanea, quello di John Foot, sin dal titolo si parla di Fratture d’Italia (2009). Tante sono le fratture che incrinano l’unità del nostro Paese, generando memorie belligeranti e afflizioni individuali. E una di queste è sicuramente il G8 di Genova.
Dieci anni sono ormai trascorsi da quelle giornate. Nonostante ciò, è un evento che continua a rimanere impresso nell’immaginario collettivo. Difficile dimenticare quei drammatici accadimenti, grazie a fotografie e video visibili per tutti, anche per chi non era a Genova in quei giorni. Immagini che ci hanno permesso di assistere agli scontri di piazza, con la morte di Carlo Giuliani, e osservare il trasferimento in barella di manifestanti picchiati a sangue nella scuola Diaz. Poi le notizie sulla vicenda di Bolzaneto. Infine sono venuti i processi e le polemiche sulle sentenze.









