Il paradosso di un fenomeno percepito come frontiera del web, pur sposando relativamente poco la logica di partecipazione e condivisione della rete abitata dalle persone.
Rudolf Elmer, ex manager della banca svizzera Julius Baer, è stato riconosciuto colpevole di violazione del segreto bancario. È stato condannato a pagare le spese processuali (7.200 franchi svizzeri, 5.600 euro) con la condizionale, scampando la galera. Passate un paio d’ore, viene però nuovamente arrestato. L’accusa? Qualche mese addietro aveva passato a WikiLeaks informazioni riservate sull’istituto di gestione patrimoniale e i suoi clienti. Bissando pochi giorni fa con la consegna a Julian Assange di altri due dischetti contenenti dati su 2.000 fra i principali clienti della banca. Un doppio arresto per “rivelazioni” largamente preannunciate dai titoli dei giornali sull’arrivo della lista dei conti offshore dei Vip consegnate da un ex banchiere ad Assange.

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