[mercoledì prossimo, il 26 gennaio, verrà pubblicato per le Edizioni Socrates il nuovo romanzo di Flavio Santi. Ve ne anticipiamo qui il capitolo XXVI. G.B.]
Di notte c’è una pace meravigliosa
di Flavio Santi
A volte di notte faccio una pausa per lo spuntino di mezzanotte. E penso. Penso alle cose a cui non ho tempo di pensare di giorno. Stavolta penso alla trasmissione televisiva di Tano Dere, il Tano Show, e mi assalgono pensieri omicidi. Per fortuna durano poco, il tempo di spalmare lo stracchino su un pezzo di pane secco e di adagiarvi sopra qualche fetta di prosciutto scaduto.
Ecco, mi dico, la tivù non è mica questo grande circo sempre ubriaco di sé, come da bravo provinciale mi immaginavo: in fondo ci sono un palco, delle lampade, delle telecamere. È un po’ come stare nella sala d’aspetto di un dentista, tutto qui. Tutto qui? Un’immagine: le labbra di Tano Dere che leggono una pagina proprio di Luciano Bianciardi. Labbra pallide che scandiscono suoni vitali, essenziali: “Le domeniche più difficili direi che fossero quelle sotto fine mese, quando non ci restavano nemmeno sessanta lire per comprarci una coppia d’uova, e qualche volta ci toccò andare a letto senza cena”. Si parla della Vita agra.













