di Michele Zaffarano
ovvero
come ho imparato a leggere
Se colui che ti parla in modo incomprensibile non sta producendo sintomi di malattia come la tosse o il vomito, ma ti sta parlando o comunicando qualcosa, allora tu lo sleghi.
Sergio Piro
Ci sono delle cose – anche le più astratte o spirituali – che si vivono solo attraverso il corpo. Vissute attraverso un altro corpo non sono più le stesse.
Pier Paolo Pasolini
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Le cose che cambiano e nulla è cambiato. Centinaia di fascine arrossiranno sulle tegole, i mattoni arrossiranno sotto gli occhi di un padrone morente, il fuoco che brilla ancora in gola, ed è un rito lontano, che porta lontano. E bruciano le trame sottili, l’argilla sul fondo del mare, e il tufo che aspetta, che sonda un piccolo sospetto, come il crisocione, il cane dorato, che non vive in branchi. Si va da lavori complessi con i nastri e con il sughero, alla cera d’api, ai vasi. Macerare i fiori per un paio d’ore, chiudere la pomata e gli oli essenziali per qualche giorno, dopo qualche giorno rimangono gli oli, l’elicriso, della famiglia delle Asteraceae, l’anice stellato, il cardamomo, la cannella, l’incenso, poi il fissante, la radice di giaggiolo, e, finalmente, dopo tanti lavori, ai bambini si mostra un amaro sapore. Varrà questa pena, le pene de lo inferno, che più s’impregna e che più lo s’indurisce. Ovvero le valli felici, se le ultime vicende avete seguito.














