Pubblico l’ultimo intervento della manifestazione Sguardi a perdita d’occhio. I poeti leggono il cinema. L’introduzione e gli altri si possono leggere qui, qui qui e qui.
di Valerio Magrelli
I. Prologo
Tra le tante iniziative che nel 2005 hanno accompagnato l’anniversario della scomparsa di Pasolini, una in particolare mi ha colpito. Mi riferisco a una mostra tenutasi a Roma con il titolo “Pasolini: ultimo atto?” e composta da 110 foto, in gran parte inedite, scattate da Dino Pedriali nel 1975. Si tratta di immagini impressionanti per il loro valore documentario, oltre che artistico, in quanto scattate poche ore prima che il regista venisse massacrato. Esse lo ritraggono in varie situazioni, mentre scrive o legge nella sua torre a Chia, nei dintorni di Viterbo, oppure, in qualche caso, completamente nudo, nell’integrità del suo corpo non ancora martoriato, come si legge nelle note di accompagnamento.











Di seguito il terzo intervento della rassegna Sguardi a perdita d’occhio. I poeti leggono il cinema. L’introduzione e gli altri interventi si posso leggere 
