di Luigi Tosti, magistrato
Ricordo a tutti coloro che mi hanno sostenuto nella battaglia per la rimozione dei crocifissi dalle aule dei tribunali italiani che ho subito due condanne penali a un anno di reclusione (poi annullate dalla Corte di Cassazione) per essermi rifiutato di tenere le udienze in aule coi crocifisso. E che sto subendo, da quattro anni, la sospensione dallo stipendio e dalle funzioni.
Mi difenderò da solo venerdì 22 gennaio, alle ore 9,30, dinanzi al Consiglio superiore della Magistratura, in piazza Indipendenza 4 a Roma.
L’udienza sarà pubblica, anche se l’aula non è particolarmente capiente. La presenza di televisioni sarebbe oltremodo gradita, non avendo io alcunché da nascondere o di cui vergognarmi: credo, però, che il Vicepresidente Nicola Mancino negherà le autorizzazioni per impedire che questo processo – degno della migliore Santa Inquisizione della Chiesa cattolica – venga ripreso.
In ogni caso, presterò il consenso preventivo a quanti vogliano chiedere di riprendere il processo e divulgarlo. In caso di condanna e di conseguente rimozione dalla magistratura, ricorrerò alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo. in caso di assoluzione e di reintegrazione in servizio, seguiterò a rifiutarmi di tenere le udienze sino a che il ministro della Giustizia Alfano non avrà fatto rimuovere i crocifissi dalle aule dei tribunali italiani.











