di Marino Magliani
Provai altre volte durante quel mese di agosto a incontrare l’uomo veloce, altri sabati mattina, altre domeniche, mi piazzavo all’ingresso del paese, dove soleva passar lui, salutavo le macchine, e speravo: ora spunta, ora arriva. Cosa ci fai che ora passa?
Un giorno corsi a casa, nel vicolo, andai al bagno ( è l’emozione, mi sono detto ) e dopo essermi lavato le mani con un ottimo sapone, perché speravo di stringere la sua di mano, sono uscito di corsa, ho chiesto al vecchio mezzo sordo seduto sul gradino:
” Dì, è mica passato l’uomo veloce ? ”
“Passi veloce? ” gridò.
Gli spiegai chi intendevo, l’uomo che possedeva non so cosa, come lo chiamava lui, se era passato, e il vecchio disse di sì, non erano più di due minuti che era passato, a quest’ora era ormai al fondo del paese, disse. Ha la gamba buona. Erano passati anche due Testimoni di Geova, disse.
Non l’avrei mai più raggiunto… potevo fare una cosa, non mi restava altro, potevo tagliare giù per una mulattiera dalla chiesetta, attraversare il ponte romanico e risalire il costato di fronte, tra vigne subito e ulivi a mezza costa.