Grazie al pirata Long John Silver intervenuto in un recente post su Nazione Indiana ho ricevuto il prezioso testo di Robert Louis Stevenson che inaugura questa rubrica, ovvero una cartografia possibile di una critica pop della letteratura. Una critica letteraria, dunque, che in modo diretto individui le questioni chiave della letteratura di ogni tempo e lingua.

I lanternai (estratto)
di
Robert Louis Stevenson
traduzione Roberto Birindelli
Era un’attività tipica del posto, più particolarmente di una settimana o giù di lì della nostra vacanza di due mesi. Forse è ancora fiorente nel suo luogo di origine; dato che i ragazzi e i loro passatempi sono soggetti a forze periodiche, imperscrutabili per l’uomo; per questo motivo trottole e palline di vetro ricompaiono quando torna il loro tempo, regolari come il sole e la luna; e l’arte inoffensiva del nocchino ha testimoniato della caduta dell’Impero Romano come della nascita degli Stati Uniti. Può darsi che sia ancora fiorente nel suo luogo d’origine, ma in nessun altro luogo, ne sono convinto; perché personalmente ho cercato di introdurla su nel nord e sono stato vergognosamente sconfitto; ha un fascino che è squisitamente locale, come un vino di contadino che non si può esportare.
Il futile meccanismo di questo gioco era il seguente.










